Lo stato indiano dove i trasporti pubblici sono gratis per le donne
La misura è stata introdotta nel Karnataka per incentivare l'occupazione femminile, e in moltissime ne stanno approfittando
Da due settimane nello stato indiano sud-occidentale del Karnataka le donne non devono più pagare il biglietto per usare gli autobus del servizio pubblico. La misura, chiamata “piano Shakti”, è la prima delle proposte fatte dal nuovo governo in fase elettorale a entrare in vigore, ed era stata pensata per incentivare l’occupazione femminile, che in India è particolarmente bassa. In molti casi il costo dei trasporti è un forte deterrente per le donne che devono decidere se accettare o meno un lavoro con un salario già basso.
Nel Karnataka vivono circa 70 milioni di persone. Il ministro dei Trasporti dello stato del Karnataka, Ramalinga Reddy, ha detto che dall’introduzione del piano, avvenuta l’11 giugno, il numero di viaggiatori giornalieri sui mezzi pubblici è salito da 8,4 a 10,5 milioni.
La possibilità di usare i mezzi pubblici gratuitamente riguarda le donne di tutte le età senza discriminazioni, e tutte le persone trans. In molte famiglie nello stato del Karnataka vige un rigido sistema patriarcale per cui le donne devono chiedere il permesso ai propri mariti, padri o figli per poter prendere i mezzi pubblici. Fino all’11 giugno dovevano chiedere anche i soldi per il biglietto, cosa che limitava molto la loro indipendenza e la possibilità di trovare un lavoro anche poco lontano da casa, o di continuare gli studi.
Srinivas Alavilli, un’attivista di Bangalore, capitale del Karnataka, ha spiegato al Guardian che questa novità nel trasporto pubblico avrà anche un forte impatto sociale, perché una maggiore presenza di donne nei luoghi pubblici renderà anche più sicuro per le donne stesse muoversi per la città.
Quella del Karnataka non è la prima misura di questo tipo a essere introdotta in India: a Nuova Delhi la gratuità dei mezzi pubblici per le donne è in vigore dal 2019 e lo stesso vale per lo stato del Tamil Nadu, anche se solo per brevi distanze. Un effetto imprevisto del piano Shakti è che molti gruppi di donne indù hanno deciso di approfittare per visitare importanti templi della zona, come quelli di Subramanya e Dharmasthala, che nelle ultime settimane sono diventati molto più affollati.
Le aziende dei trasporti pubblici hanno già fatto sapere che l’aumento del numero di passeggeri ha reso urgenti nuovi investimenti su mezzi e personale. La Karnataka State Road Transport Corporation (KSRTC) ha inoltre fatto sapere che dall’introduzione del piano Shakti la domanda per gli autobus del servizio “premium” (quelli più veloci e costosi, per cui non è prevista la gratuità) è calata del 20 per cento.