Il duro discorso di Putin contro i rivoltosi del gruppo Wagner
«Chi ha organizzato e preparato la ribellione armata, chi ha rivolto le armi contro i propri compagni, ha tradito la Russia»
Nel suo primo discorso dall’inizio della rivolta militare dei mercenari del gruppo Wagner contro il governo russo, iniziata venerdì sera, il presidente russo Vladimir Putin ha usato toni molto duri contro i rivoltosi e contro il loro leader, Yevgeny Prigozhin, pur senza mai citarlo direttamente. Nel discorso, durato circa cinque minuti e trasmesso dalla televisione nazionale, Putin ha detto che i rivoltosi «stanno spingendo il paese verso l’anarchia e il fratricidio» e ha promesso loro una «inevitabile punizione». «Chi ha organizzato e preparato la ribellione armata, chi ha rivolto le armi contro i propri compagni, ha tradito la Russia. E risponderà per questo».
Putin’s full national address condemning the insurrection, with English-language subtitles. pic.twitter.com/i0sRCe3Dbw
— Kevin Rothrock (@KevinRothrock) June 24, 2023
È difficile dire con precisione cosa stia succedendo in Russia. Dalle informazioni disponibili, sembra che il gruppo Wagner – che per mesi aveva combattuto la guerra in Ucraina mostrandosi a volte anche più preparato dell’esercito russo – abbia preso il controllo di Rostov sul Don, una città da oltre un milione di abitanti non lontano dal confine con l’Ucraina. I mercenari si stanno muovendo ora verso Mosca, anche se sembrano trovarsi ancora piuttosto lontani.
Nel discorso di sabato, Putin ha detto di avere ordinato ai soldati russi di intraprendere «azioni decise per stabilizzare la situazione a Rostov sul Don», e ha concluso dicendo: «Come presidente della Russia e comandante in capo delle forze armate, e come cittadino russo, farò tutto il possibile per difendere il paese».