In Russia il leader del gruppo Wagner è indagato per “incitamento alla rivolta armata”
Yevgeny Prigozhin aveva accusato il ministero della Difesa di aver orchestrato un attacco missilistico contro il gruppo di mercenari
Venerdì sera il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha annunciato che è stato aperto un procedimento penale per incitamento alla rivolta armata contro Yevgeny Prigozhin, milionario a capo del gruppo di mercenari russi noto come gruppo Wagner. Il Comitato ha chiesto «l’immediata cessazione delle azioni illegali» da parte di Prigozhin: nelle ore precedenti, l’uomo aveva accusato i vertici dell’esercito russo di aver effettuato degli attacchi missilistici nella regione di Kursk contro le retrovie del gruppo Wagner, che in Ucraina ha decine di migliaia di membri che partecipano allo sforzo bellico russo. A preoccupare particolarmente il Comitato è il fatto che Prigozhin abbia detto che «le malefatte portate avanti dalla leadership militare russa devono essere fermate».
Prigozhin ha detto che «secondo i combattenti testimoni oculari, l’attacco è stato sferrato da dietro, ossia dai militari del ministero della Difesa russo». L’attacco, in cui sarebbero morte molte persone, si inserisce all’interno di crescenti tensioni tra il gruppo Wagner e il governo russo: dieci giorni fa il vice ministro della Difesa russo Nikolai Pankov ha annunciato che entro il 1° luglio le «formazioni volontarie» che combattono in Ucraina, tra cui appunto il gruppo Wagner, dovranno firmare dei contratti direttamente con il ministero della Difesa, ed entrare dunque in un processo di regolamentazione e ufficializzazione.
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«Siamo stati vilmente ingannati. Eravamo pronti a fare concessioni al ministero della Difesa, a consegnare le nostre armi, a trovare una soluzione per continuare a difendere il Paese», ha commentato Prigozhin. «Ma oggi, vedendo che non ci siamo piegati, hanno lanciato un attacco missilistico sui nostri accampamenti di retrovia». Il ministero della Difesa russo ha smentito la ricostruzione di Prigozhin.
Da mesi il capo del gruppo Wagner accusa i leader militari russi di incompetenza, e almeno una volta ha minacciato di ritirare i propri soldati (salvo poi ricredersi: Prigozhin è diventato noto in questi mesi per fare spesso esternazioni sulla guerra a cui poi non dà seguito).