Alcuni sopravvissuti hanno raccontato di un naufragio al largo della Tunisia in cui sarebbero morte circa 40 persone

Una nave soccorsa 
dall'ong Open Arms nel Mediterraneo il 17 giugno (AP Photo/Joan Mateu Parra)
Una nave soccorsa dall'ong Open Arms nel Mediterraneo il 17 giugno (AP Photo/Joan Mateu Parra)

Quattro uomini provenienti da Costa d’Avorio, Burkina Faso, Camerun e Guinea, arrivati ieri in tarda serata a Lampedusa a bordo di un’imbarcazione con 47 persone, hanno detto di essere sopravvissuti a un naufragio nel quale – secondo le loro testimonianze – risultano disperse quaranta persone, tra cui sette donne e un neonato, provenienti quasi tutti dall’Africa subsahariana. L’imbarcazione sarebbe partita da Sfax, città costiera della Tunisia, con 47 persone a bordo nella notte del 20 giugno e si sarebbe rovesciata dopo circa sette ore, per via del forte vento.

Le testimonianze sono state raccolte dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che non ha avuto modo di verificarle ma le giudica credibili.