Mark Zuckerberg è pronto a picchiarsi con Elon Musk
Il fondatore di Facebook ha preso sul serio una sfida lanciata dal proprietario di Twitter Elon Musk: «dimmi dove», gli ha detto
Martedì, in risposta a un articolo che parlava del fatto che l’azienda tecnologica Meta sta lavorando a una piattaforma molto simile a Twitter che dovrebbe chiamarsi Threads, il proprietario di Twitter Elon Musk ha scritto: «io sono pronto a battermi, se ci sta anche lui», riferendosi al CEO di Meta Mark Zuckerberg («I’m up for a cage match if he is lol», dove “cage match” sono gli incontri nelle gabbie tipici delle arti marziali miste, MMA). Zuckerberg, visto che dal 2020 si è dedicato piuttosto intensamente ad arti marziali come il jiu jitsu arrivando a vincere anche diverse competizioni, ha risposto nelle sue storie su Instagram con un semplice:
Dimmi dove.
The Verge, testata statunitense con ottimi contatti nel mondo delle aziende tecnologiche, ha confermato che Zuckerberg non sta scherzando, e che sarebbe quindi effettivamente pronto a battersi con Elon Musk. «La storia su Instagram dice tutto», ha commentato la portavoce di Meta Iska Saric.
Musk ha risposto all’articolo di The Verge proponendo l’UFC Apex di Las Vegas (detto “Ottagono di Las Vegas”), una struttura per eventi di arti marziali miste (MMA) dal vivo che appartiene alla Ultimate Fighting Championship, la più importante organizzazione nel campo delle MMA a livello globale. Ha poi aggiunto: «Ho questa grande mossa che chiamo “il tricheco”, dove mi sdraio sopra il mio avversario e non faccio nient’altro».
Non è chiaro se il combattimento avverrà effettivamente o se si rimarrà nell’ambito delle provocazioni scherzose. Ciò che è certo è che Musk sta schernendo Zuckerberg pubblicamente su Twitter da quando, l’8 giugno, sono stati rivelati nuovi dettagli sulla piattaforma “rivale di Twitter” a cui Meta sta lavorando da mesi. In una recente intervista, Zuckerberg ha detto di «aver sempre pensato che Twitter dovesse essere usato da un miliardo di persone».
Al momento di utenti ne ha circa 450 milioni, ma il modo caotico in cui la piattaforma è stata gestita da quando è stata acquistata da Musk lo scorso ottobre ha portato molti di loro a cercare delle alternative. In una riunione interna a Meta la settimana scorsa, il chief product officer dell’azienda Chris Cox ha detto ai dipendenti che gli utenti sono alla ricerca di una versione di Twitter che sia «gestita in modo sano».
Musk in passato ha mostrato di non apprezzare particolarmente l’idea che una parte dei propri utenti possa spostarsi altrove: per un breve periodo a dicembre aveva reso impossibile pubblicare tweet che contenevano link ai propri profili su Mastodon, Instagram, Facebook e altri social network. Ad aprile, invece, ha provato a ostacolare la promozione di newsletter pubblicate su Substack – un servizio per mandare newsletter a pagamento tra i più diffusi nel mondo – dopo che l’azienda aveva presentato una nuova funzione chiamata “Notes”, che permette ai suoi utenti di pubblicare e condividere brevi post, con un funzionamento che ricorda moltissimo quello dei tweet.
«In termini di amministratori delegati miliardari che si menano letteralmente, un combattimento Musk contro Zuckerberg sarebbe il meglio che si può chiedere», ha scritto il giornalista di The Verge Alex Heath. «Musk, 51 anni, potrebbe prendere il sopravvento su Zuckerberg in termini di dimensioni fisiche, e ha detto di essere stato coinvolto in “veri combattimenti di strada molto pesanti” da ragazzino, in Sudafrica. Ma Zuckerberg, 39 anni, è un aspirante combattente di MMA che vince tornei di jiu jitsu».