Un sommergibile per l’esplorazione del Titanic è disperso
Aveva iniziato l'immersione domenica nelle vicinanze del relitto con cinque persone a bordo, ma dopo meno di due ore se ne sono perse le tracce
Nell’Atlantico settentrionale si sono perse le tracce di un sommergibile con cinque persone a bordo che stava effettuando un’esplorazione nell’area in cui si trova il relitto del Titanic, il famoso transatlantico affondato nell’aprile del 1912. La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha avviato le attività di ricerca insieme a quella canadese, riferendo che nella mattina di domenica 18 giugno il sommergibile aveva lasciato la Polar Prince, la sua nave di appoggio che aveva poi perso i contatti un’ora e 45 dopo l’inizio dell’immersione.
Il sommergibile è gestito da OceanGate Expeditions, una società che offre la possibilità di compiere brevi escursioni sott’acqua a bordo di piccoli sommergibili con una capienza di cinque persone. Le spedizioni vengono organizzate in particolari punti del fondale marino e spesso per osservare relitti di velieri e di altre imbarcazioni, come quello del Titanic. Il biglietto per un posto a bordo costa 250mila dollari.
La società ha confermato di avere perso i contatti con il sommergibile e di essere al lavoro per ritrovarlo e mettere in sicurezza il suo equipaggio. «Siamo profondamente grati per l’ampia assistenza che abbiamo ricevuto da alcune agenzie governative e da altre società del settore nei nostri sforzi per ristabilire un contatto con il sommergibile».
Le informazioni sono scarse al momento, ma sembra che il modello di sommergibile coinvolto sia il Titan, utilizzato dalla società per compiere esplorazioni fino a 4mila metri di profondità. È realizzato in titanio e fibra di carbonio, con una massa intorno alle 9,5 tonnellate. Di forma pressoché cilindrica, ha una lunghezza di 6,7 metri e un diametro di circa 2,5 metri, ha inoltre riserve di ossigeno per coprire quattro giorni sott’acqua.
Di solito a bordo ci sono tre passeggeri, il pilota e una persona che fa da guida e illustra ciò che si può osservare dall’oblò del sommergibile. La rotta viene impostata da una nave di appoggio, che si assicura di mantenere un costante collegamento con l’equipaggio durante l’immersione. Nell’estate dello scorso anno un altro sommergibile di OceanGate era andato perso per un paio di ore, prima che fosse ristabilito un collegamento.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di lunedì (in Italia era notte), John Mauger della Guardia Costiera statunitense ha detto che le attività di ricerca sono in corso sia sott’acqua sia sopra la superficie, nel caso in cui il sommergibile fosse riuscito a riemergere. Le ricerche sono complicate dalla marcata profondità del fondale marino e dalle condizioni del mare. L’area dove potrebbe trovarsi il sommergibile è sorvolata da tre aerei C-130, due statunitensi e uno canadese.
OceanGate aveva avviato una spedizione di otto giorni con partenza dal Canada il 12 giugno e ritorno il 20 giugno, stando alle informazioni fornite dal sito della società, che per ora non ha diffuso molti dettagli. Tra i passeggeri era compreso anche Hamish Harding, un milionario britannico di 59 anni tra i primi a essere diventato un “turista spaziale” grazie a una breve escursione organizzata dalla compagnia spaziale Blue Origin di Jeff Bezos, l’ex CEO di Amazon.
Harding aveva annunciato il proprio viaggio per raggiungere il relitto del Titanic sui social network, dicendo che la sua sarebbe stata probabilmente l’unica missione dell’anno verso il fondale a causa delle condizioni del meteo poco favorevoli. Dai suoi racconti sembra che la missione di OceanGate fosse quindi iniziata in ritardo rispetto a quanto inizialmente programmato, ma si attendono ulteriori conferme.
Il relitto del Titanic si trova a una profondità di circa 3.800 metri a 600 chilometri al largo della costa della provincia canadese Terranova e Labrador. Ciò che rimane del transatlantico fu scoperto nel 1985 e da allora è stato esplorato in più occasioni, sia con sommergibili con equipaggio sia da robot automatici.