I grossi scontri tra esercito israeliano e palestinesi nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania
Sono stati tra i più violenti degli ultimi tempi: sei palestinesi sono stati uccisi e ci sono decine di feriti
Lunedì mattina l’esercito israeliano ha ucciso sei persone palestinesi in un’operazione militare nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania (la fascia di territorio che Israele occupa dal 1967 e che i palestinesi rivendicano come propria): i militari israeliani si trovavano lì per arrestare due persone palestinesi descritte come “sospettati”, anche se al momento non si sa con quali accuse, e sembra che poi siano rimasti coinvolti in scontri con alcuni palestinesi armati presenti nel campo. Ci sono feriti da entrambe le parti, anche se con una grossa sproporzione: l’esercito israeliano ha comunicato sette feriti, mentre il ministero della Salute dell’Autorità Palestinese – che formalmente governa la Cisgiordania – ha detto che ci sono almeno 90 feriti.
Nell’ultimo anno e mezzo gli scontri tra israeliani e palestinesi in Cisgiordania si sono molto intensificati, e alcuni dei più gravi degli ultimi tempi sono avvenuti proprio nel campo profughi di Jenin: gli scontri di lunedì però sono sembrati subito piuttosto notevoli perché l’esercito israeliano è intervenuto con elicotteri militari, come non avveniva da anni. Almeno uno degli elicotteri militari impiegati dall’esercito israeliano ha lanciato missili contro i palestinesi nel campo, come sembrano mostrare anche alcuni video amatoriali girati da persone nella zona.
Secondo Wafa, l’agenzia di stampa dell’Autorità Palestinese, i soldati israeliani avrebbero fatto irruzione nel campo profughi con armi da fuoco, granate stordenti e lacrimogeni. L’esercito israeliano in un comunicato ha confermato di aver fatto irruzione nel campo, motivando l’operazione con la necessità di arrestare due persone. A quel punto però, stando sempre alla versione dell’esercito israeliano, alcuni palestinesi avrebbero cercato di bloccare nel campo i soldati israeliani, usando anche esplosivi contro i loro veicoli: l’esercito israeliano sarebbe poi intervenuto con gli elicotteri militari, con l’obiettivo di liberare i propri soldati rimasti nel campo e neutralizzare gli uomini armati palestinesi.
Intorno alle 14:30 italiane l’esercito israeliano ha cominciato a ritirare le truppe dal campo profughi, ma diversi soldati sono rimasti nelle vicinanze. Il ministro della Salute dell’Autorità Palestinese ha detto che le persone uccise avevano tra i 15 e i 29 anni, e che tra i feriti ce ne sarebbero diversi in gravi condizioni. Tra i feriti ci sono anche alcuni giornalisti palestinesi.
Dall’inizio del 2023 sono morti almeno 160 palestinesi e 21 israeliani in scontri simili, tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. Nello stesso campo profughi di Jenin a maggio del 2022 era stata uccisa la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh, che stava documentando un’operazione dell’esercito israeliano, e lo scorso gennaio c’era stata una delle operazioni più violente degli ultimi anni compiute da Israele in Cisgiordania.