Circa 100 persone sono morte a causa delle ondate di grande caldo nel nord dell’India
Almeno 96 persone sono morte a causa delle ondate di grande caldo che negli ultimi giorni hanno interessato due tra gli stati più popolosi del nord dell’India. 54 persone sono morte nella zona di Ballia, nell’Uttar Pradesh, nel nord del paese, dove circa 300 sono state ricoverate per sintomi legati al caldo, tra cui febbre, difficoltà respiratorie e problemi cardiaci; nello stato di Bihar, nel nord-est, sono morte 42 persone nel giro di due giorni. Le autorità sanitarie locali hanno detto che la maggior parte delle persone morte aveva più di 60 anni e problemi preesistenti che probabilmente erano stati aggravati dalle alte temperature: domenica per esempio nella zona di Ballia le temperature massime hanno raggiunto i 43 °C, superando di 5 °C le massime registrate abitualmente in questo periodo dell’anno.
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I mesi di aprile, maggio e giugno sono quelli più caldi nella maggior parte dell’India, ma negli ultimi dieci anni i periodi di grande caldo sono diventati più frequenti. Secondo uno studio della World Weather Attribution, un gruppo internazionale di scienziati esperti di clima, l’ondata di grande caldo che ad aprile aveva interessato lo stato di Maharashtra, quello in cui si trova Mumbai, era stata resa 30 volte più probabile a causa della crisi climatica. Si stima che negli ultimi 50 anni in India i periodi di caldo intenso abbiano causato la morte di più di 17mila persone, circa 6.500 delle quali dal 2010 a oggi.