Cosa sappiamo dell’incidente in cui è morto un bambino di 5 anni a Roma
Si sono scontrate una Smart e un Suv Lamborghini: se ne parla anche perché a bordo di quest'ultimo c'era un gruppo di youtuber
Intorno alle 15:45 di mercoledì tra Acilia e Casal Palocco, nella periferia sud-ovest di Roma, c’è stato un grave incidente fra due auto – una Smart Forfour e un Suv Lamborghini – che secondo le prime ricostruzioni si sarebbero scontrate venendo da due direzioni opposte sulla stessa strada: è morto un bambino di 5 anni. Il bambino era a bordo della Smart (il modello dell’auto era a quattro porte, quindi poteva portare più di due persone) insieme alla madre di 28 anni e alla sorella di quattro, entrambe gravemente ferite nell’incidente e portate in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio di Roma: secondo l’Ansa non sarebbero in pericolo di vita, nonostante le gravi condizioni.
Sull’altra auto c’erano cinque persone, quattro ragazzi e una ragazza tra i 20 e i 23 anni: sulle loro condizioni non sono state diffuse informazioni (e vari media ipotizzano per questo che non abbiano avuto grossi problemi). Per il momento la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale sul ragazzo di vent’anni che era alla guida al momento dell’incidente. Le due auto si sono scontrate in via di Macchia Saponara, una strada lunga che attraversa buona parte del quartiere e con una corsia per ognuno dei due sensi di marcia.
Dell’incidente si sta parlando molto anche perché i cinque ragazzi formano un gruppo di youtuber che ha un certo seguito, noto con il nome di “TheBorderline” (su YouTube ha circa 600mila iscritti). Il loro canale YouTube si ispira a quello del popolare youtuber e imprenditore statunitense MrBeast, che generalmente realizza video in cui devono essere portate a termine delle sfide molto difficili. Sembra, ma per ora non ci sono conferme, che al momento dell’incidente i cinque ragazzi stessero compiendo una delle sfide che solitamente postano sul proprio canale: il Suv Lamborghini (modello “Urus”) a bordo del quale si trovavano era stato da poco noleggiato.
Sui giornali stanno circolando alcune ipotesi che provano a ricostruire come funzionasse la sfida in questione, sulla base dei video pubblicati sui canali social del gruppo: per il momento però è difficile trarre conclusioni dai pochi secondi di video a disposizione, e alcune delle informazioni ricavate da quei contenuti potrebbero anche risultare fuorvianti.
Quello che si sa con un buon grado di sicurezza, stando ai video postati dai ragazzi, è che l’auto fosse stata noleggiata per una sfida, che consisteva nel trascorrere molte ore consecutive all’interno dell’auto. In passato avevano realizzato video in cui dovevano restare 50 ore a bordo di una Tesla o di una 500 senza mai scendere, ma non è chiaro se anche questa sfida seguisse le stesse modalità, né è ancora possibile stabilire se le condizioni imposte dalla sfida abbiano influito sull’incidente. La polizia ha sequestrato i telefoni dei ragazzi per fare maggiori approfondimenti su questi aspetti durante le indagini.