In Canada l’inizio della stagione degli incendi non era mai stato così grave
Finora sono bruciati 46mila chilometri quadrati, ma secondo gli esperti il peggio è previsto tra luglio e agosto
Nelle ultime settimane migliaia di incendi divampati in Canada hanno bruciato migliaia di chilometri quadrati e costretto oltre 100mila persone a lasciare le loro case. Ogni anno in Canada in questo periodo si registrano incendi, anche molto gravi, ma secondo gli esperti non c’era mai stato un inizio di stagione così grave. «Non sono un grande sostenitore di questo tipo di affermazioni, ma è una situazione senza precedenti», ha detto Michael Flannigan, docente della Thompson Rivers University.
Secondo il Canadian Interagency Forest Fire Centre (CIFFC), al momento sono 426 gli incendi attivi in tutto il paese, in calo rispetto ai 441 di mercoledì. Anche il numero degli incendi considerati fuori controllo è leggermente diminuito, dai 256 di mercoledì ai 230 di sabato grazie soprattutto alle piogge che hanno interessato la zona del Quebec. Quest’anno sono bruciati 46mila chilometri quadrati: secondo i dati del CIFFC è il secondo anno peggiore degli ultimi 30. Nel 1994 erano bruciati 71mila chilometri quadrati, ma in tutta la stagione degli incendi.
I funzionari statali hanno detto che gli incendi continueranno a essere molto estesi e gravi anche nei prossimi mesi. Il picco solitamente viene raggiunto nei mesi più caldi, cioè luglio e agosto. Gli incendi erano cominciati ad aprile nella British Columbia e nell’Alberta, nella parte occidentale del Canada. Nelle settimane seguenti se n’erano formati anche a est, nelle province della Nuova Scozia, del Quebec e dell’Ontario. Mentre quelli occidentali sono in gran parte sotto controllo, quelli che si sono sviluppati a est si continuano a espandere. Solitamente gli incendi in Canada sono più comuni nelle province occidentali, ed è un fatto piuttosto inusuale che se ne formino contemporaneamente in così tante zone diverse.
Gli incendi sfruttano condizioni meteorologiche anomale, favorite e sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Le alte temperature registrate in Canada hanno fatto sciogliere la neve più in fretta e fatto seccare la vegetazione. In caso di fulmini o dell’attività di piromani, le piante bruciano molto più in fretta e gli incendi si estendono rapidamente. «Gli scienziati ci hanno avvertito di queste conseguenze per anni», ha detto Katrina Moser, presidente del dipartimento di geografia e ambiente della Western University. «Tutti dovrebbero lavorare per ridurre le emissioni causate dai combustibili fossili. Questa è la cosa fondamentale: questi incendi ci stanno dicendo qualcosa».