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  • Sabato 10 giugno 2023

In una sera sono stati fatti tre nuovi record del mondo di atletica leggera

Venerdì, nella tappa di Diamond League di Parigi: nei 3000 siepi maschili, nei 5000 femminili e sulla distanza di due miglia

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
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Nella serata di venerdì a Parigi, durante la quarta tappa di Diamond League di atletica leggera, sono stati fatti tre nuovi record mondiali nell’arco di pochi minuti. Uno nei 5000 metri femminili, corsi dalla keniana Faith Kipyegon in poco più di 14 minuti; l’altro nei 3000 siepi, corsi dall’etiope Lamecha Girma in 7 minuti, 52 secondi e 11 centesimi. Sempre a Parigi è stato fatto anche il miglior tempo di sempre sulle 2 miglia (un po’ più di 3 chilometri), stabilito dal mezzofondista norvegese Jakob Ingebrigtsen.

Il record del mondo considerato più importante è quello fatto dal 22enne Girma: perché i 3000 siepi (che derivano dalle corse dei cavalli e in cui si saltano oltre 30 ostacoli alti più di 90 centimetri, alcuni dei quali seguiti da una vasca detta riviera) sono una specialità storica dell’atletica; e soprattutto perché il precedente record mondiale, stabilito dal qatariota di origini kenyane Saif Saaeed Shaheen, resisteva dal 2004, quando Girma aveva soltanto tre anni. Per il suo nuovo record, Girma ha corso tre chilometri e superato oltre 30 ostacoli impiegandoci un secondo e mezzo in meno rispetto a Shaheen e abbassando di oltre cinque secondi il suo precedente miglior tempo personale.

(Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Prima della gara Girma aveva annunciato l’intenzione di provare a battere il record, motivo per cui aveva corso preceduto dalle cosiddette lepri, cioè altri atleti scelti per tenere alto il ritmo in funzione di un atleta interessato a fare un certo tempo finale. Molto presto, tuttavia, Girma ha addirittura superato le sue stesse “lepri”.

Il record di Kipyegon sui 5000 metri femminili non era invece stato annunciato e nemmeno era atteso, nonostante pochi giorni fa la ventinovenne keniana avesse fatto a Firenze il nuovo record del mondo sui 1500 metri (corsi in 3 minuti, 49 secondi e 11 centesimi). «Il mio obiettivo era di venire a Parigi per fare il mio miglior tempo personale sulla distanza», ha detto Kipyegon dopo la sua gara, «e mai mi sarei immaginata di poter andare tanto veloce. È stato totalmente incredibile».

Il miglior tempo personale di Kipyegon sui 5000 metri era di 14 minuti e 31 secondi; a Parigi ha corso in 14 minuti, 5 secondi e 20 centesimi: un secondo e mezzo meglio rispetto al precedente record del mondo, fatto nel 2020 dall’etiope Letesenbet Gidey, arrivata seconda.

Per Ingebrigtsen, campione olimpico dei 1500 metri, è invece improprio parlare in termini tecnici di record del mondo, perché le due miglia non sono una distanza ufficialmente riconosciuta dalla World Athletics, l’organizzazione che regola l’atletica mondiale. A Parigi, la distanza, pari a 3.218 metri, è stata corsa appositamente per lui (è una cosa che si fa, perlopiù per aumentare l’interesse generale verso certi eventi) e per il suo tentativo – riuscito – di battere un record che resisteva dal 1997. Ingebrigtsen ha corso la distanza in 7 minuti, 54 secondi e 10 centesimi.

I record fatti in una sola sera a Parigi hanno a che fare, anzitutto, con la qualità degli atleti che li hanno stabiliti. Ci sono poi anche altri fattori: quello climatico, che grazie a temperatura e condizioni atmosferiche descritte come pressoché ideali hanno aiutato gli sforzi richiesti. C’è poi, come ormai da qualche tempo, il contributo dato dal sistema noto come wavelightcioè l’insieme di led luminosi messi sul bordo interno della pista di atletica che, illuminandosi uno dopo l’altro, permettono ad atleti e atlete di tenere un determinato ritmo, per esempio quello del record mondiale da battere. Kipyegon stessa ne ha parlato come di un determinante aiuto nello stabilire il suo record.

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