Il tribunale dei ministri ha archiviato l’indagine su Giuseppe Conte e Roberto Speranza riguardante la gestione della pandemia
Il tribunale dei ministri di Brescia ha archiviato le posizioni dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, che erano indagati per omicidio colposo ed epidemia colposa in un’inchiesta sulla gestione della pandemia da coronavirus. L’inchiesta si basava sulla mancata istituzione della cosiddetta “zona rossa” nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro a marzo del 2020 e sull’applicazione del piano pandemico nazionale, un documento che dovrebbe dare indicazioni sulle misure di sicurezza da introdurre in caso di pandemia.
Il tribunale dei ministri è un organo speciale presente all’interno di ogni Corte d’Appello che ha competenza sui reati commessi dal presidente del Consiglio e dai ministri nell’esercizio delle loro funzioni: ha deciso per l’archiviazione dell’indagine su Conte e Speranza perché il fatto non sussiste, e in questo modo ha accolto la richiesta della procura di Brescia che aveva indagato sulla vicenda e ne aveva appunto chiesto l’archiviazione (l’indagine era stata avviata dalla procura di Bergamo, ma il fascicolo era stato poi trasferito a Brescia, competente per materia e territorio).