Anche quest’anno la Ferrari non va
I miglioramenti delle altre scuderie di Formula 1 stanno evidenziando difetti che non si riescono a risolvere: per ora anche una sola vittoria sembra fuori portata
Il Gran Premio di Spagna di Formula 1 si è corso domenica ed era considerato il primo vero bivio della stagione, per diversi motivi. Oltre a essere la settima gara del Mondiale su ventidue (siamo quindi a un terzo della stagione), il circuito di Montmelò è ritenuto particolarmente impegnativo nonché in grado di evidenziare più di altri pregi e difetti delle auto. Presenta soprattutto molte curve veloci che accelerano il degrado delle gomme, con ripercussioni quindi su stabilità e velocità delle monoposto.
A Montmelò le macchine imperfette soffrono più del normale, mentre chi ha già trovato il suo assetto può guadagnare distacco nelle classifiche. E così è successo. Per la quinta volta in questa stagione ha vinto Max Verstappen, il campione del mondo in carica della Red Bull che dopo questa vittoria sembra ancora più irraggiungibile: ha 53 punti in più del compagno di squadra Sergio Perez e 71 dal terzo classificato, che a differenza di quanto ci si aspettava a inizio stagione non è un pilota Ferrari, ma Fernando Alonso dell’Aston Martin.
I due piloti Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, hanno concluso il Gran Premio di Spagna al quinto e all’undicesimo posto (quest’ultima posizione quindi fuori dalla zona punti). Sainz era partito dalla seconda posizione, accanto a Verstappen, e ha finito la gara con 45 secondi di ritardo dal primo posto. Leclerc invece ha lamentato problemi per tutto il weekend: dopo non essere andato oltre la diciannovesima posizione nelle qualifiche, è partito dai box per aver sostituito il cambio prima della gara, al termine della quale ha detto: «La macchina è impossibile da capire».
Leclerc si riferiva in particolare all’usura delle gomme, che sembra essere il principale problema di questa Ferrari: consuma ogni tipo di pneumatico allo stesso modo, e più delle squadre rivali, con conseguenze molto visibili sui tempi in pista.
Frederic Vasseur, il team principal, ha poi aggiunto: «Questa macchina ha del potenziale, ma fatichiamo in gara. Non è un problema di mescola delle gomme, né di degrado. Ci sono problemi, dobbiamo lavorare». In Spagna la Ferrari aveva portato dei cosiddetti aggiornamenti alle sue auto studiati tenendo conto dei dati raccolti nella prima parte di stagione. Ci sono stati dei piccoli segnali di miglioramento nei tempi sul giro, ma nel complesso la svolta che in tanti si attendevano in questa stagione non è arrivata e anzi, ci sono squadre che stanno migliorando più velocemente.
Oltre all’Aston Martin, partita forte fin dalle prime gare della stagione, la Mercedes ha introdotto degli aggiornamenti la scorsa settimana a Montecarlo, e in Spagna ne ha beneficiato concludendo la gara al secondo e al terzo posto con Lewis Hamilton e George Russell. Quest’ultimo in particolare è partito dal dodicesimo posto ed è finito sul podio arrivando a guadagnare anche 3 secondi sul giro alla Ferrari di Sainz. Questi risultati evidenziano come la Mercedes abbia capito dove intervenire, mentre la Ferrari ancora no, probabilmente per via di una macchina talmente sbagliata da non reagire neanche alle modifiche più consistenti.
La Ferrari in uso quest’anno (la SF-23) è lo sviluppo della F1-75, l’auto della passata stagione, la prima disputata con il nuovo regolamento tecnico che ha radicalmente cambiato la struttura delle monoposto di Formula 1. Ha quindi ereditato i difetti dei progetti iniziali, quelli che l’anno scorso avevano contribuito a un netto peggioramento delle prestazioni dopo i primi risultati incoraggianti. Entrambe le auto sono state inoltre sviluppate con un’altra direzione tecnica: quella di Mattia Binotto e di altri tecnici che tra la passata stagione e quella in corso sono andati via e continuano a essere rimpiazzati in un generale rinnovamento all’interno della scuderia. I risultati in pista però ancora non arrivano e sono resi anche peggiori dai progressi delle rivali.
Nel complesso la Ferrari soffre troppo l’usura delle gomme, ma è soggetta a cali nelle prestazioni anche con altre piccole variazioni esterne, su tutte le temperature: già la scorsa stagione i primi grossi problemi vennero fuori con l’arrivo del caldo e proseguirono grossomodo per tutta la stagione. Questo sta rendendo piuttosto difficile l’identificazione dei problemi, e quindi soluzioni e miglioramenti. La squadra è inoltre limitata negli interventi dal regolamento, dato che alcuni parti fondamentali, come i telai, potranno essere modificate soltanto a partire dalla prossima stagione.
Intanto gli ultimi risultati delle Mercedes stanno complicando ulteriormente le classifiche. Tra i piloti, Sainz e Leclerc sono rispettivamente al sesto e al settimo posto, dopo i due piloti Red Bull, i due Mercedes e Alonso dell’Aston Martin. Tra i costruttori la Ferrari è quarta dietro a Red Bull, Mercedes e Aston Martin. Nel complesso, quindi, va peggio dell’anno scorso e fin qui non ci sono stati segnali particolarmente incoraggianti: finora la Ferrari è andata sul podio soltanto una volta e la vittoria sembra fuori portata.
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