La polizia brasiliana ha incriminato il presunto mandante degli omicidi del giornalista Dom Phillips e dell’attivista Bruno Pereira in Amazzonia
La polizia federale del Brasile ha incriminato il presunto mandante degli omicidi di Dom Phillips e Bruno Pereira, il giornalista inglese e l’attivista brasiliano uccisi nel giugno del 2022 nello stato brasiliano di Amazonas, al confine con il Perù. Secondo la polizia brasiliana gli omicidi sarebbero stati pianificati e ordinati da Ruben Dario da Silva Villar, conosciuto come “Colombia” e capo di un gruppo criminale dedito alla pesca illegale nella foresta amazzonica. Villar era stato arrestato e individuato come presunto mandante lo scorso gennaio. Assieme a lui è stato incriminato anche Jânio Freitas de Souza, un suo collaboratore attivo nella zona in cui Phillips e Pereira furono uccisi, accusato di essere coinvolto sia nel loro omicidio che nell’occultamento dei loro corpi.
Phillips era un collaboratore del Guardian, viveva in Brasile da 15 anni ed era scomparso mentre stava conducendo alcune ricerche tra le popolazioni indigene per scrivere un libro sulla foresta amazzonica e sui problemi legati al disboscamento: era accompagnato da Pereira, esperto brasiliano di popoli indigeni e attivista per la loro salvaguardia. Nel giro di alcuni giorni dalla scomparsa erano stati ritrovati prima alcuni loro oggetti personali e poi i loro corpi. Prima di Villar e de Souza altre tre persone erano già state incriminate con l’accusa di essere coinvolte negli omicidi: due dei tre, Amarildo da Costa Oliveira e Jefferson da Silva Lima, avevano già confessato di aver ucciso Phillips e Pereira; il terzo, Oseney da Costa de Oliveira, era stato incriminato con il sospetto di averli aiutati a compiere gli omicidi e a nascondere i cadaveri.