A Zagabria la gente si è affezionata alle impalcature della cattedrale
Per buona parte degli abitanti la chiesa è stata quasi sempre avvolta dai ponteggi, diventati ormai parte del paesaggio
La cattedrale cattolica di Zagabria è uno degli edifici più noti e imponenti della Croazia e le sue due guglie alte più di cento metri dominano il paesaggio urbano, risultando ben visibili da quasi ogni parte della città. Nei secoli la chiesa ha subìto numerose trasformazioni ed è in ristrutturazione anche adesso, a causa del disastroso terremoto che la danneggiò nel 2020. Per questo le sue guglie sono perennemente circondate da impalcature, che come ha raccontato il sito Croatia Week sono diventate a loro volta una specie di attrazione sia per i residenti sia per i turisti.
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La cattedrale fu inaugurata nel 1217 dopo oltre un secolo di lavori e nel 1242 fu distrutta a causa dell’invasione dei mongoli. Nei decenni successivi fu ricostruita: sopravvisse all’occupazione dell’Impero Ottomano grazie alle vicine fortificazioni costruite nel Cinquecento e nel 1880 fu nuovamente danneggiata da un terremoto, che provocò il crollo di parte della navata centrale e del campanile originale. Il suo aspetto attuale in stile neogotico si deve all’architetto austroungarico Hermann Bollé, che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento fece restaurare la base della struttura preesistente e aggiunse le due guglie, ciascuna delle quali è alta 108 metri.
Dati i numerosi interventi di manutenzione necessari, la presenza delle impalcature non è una cosa nuova: ricoprono una o l’altra guglia (o parti di esse) più o meno regolarmente dal 1990. I ponteggi erano installati anche nel marzo del 2020, quando un terremoto di magnitudo 5.3 fece crollare la punta della guglia sud, che precipitò sul tetto del vicino palazzo dell’arcivescovado. Il mese dopo venne rimossa anche la punta della guglia nord per motivi di sicurezza.
Nell’ambito dei grossi lavori di ristrutturazione dovuti ai danni del terremoto, lo scorso novembre sono state montate nuove impalcature sia all’interno della chiesa che attorno a tutte e due le guglie, per un totale di circa 600 tonnellate d’acciaio. Adesso entrambe sono circondate da una fitta rete di ponteggi, che stando a quanto riferisce Croatia Week lasciano un po’ sorpresi ma anche un po’ ammirati i visitatori e la gente del posto per via della giustapposizione tra l’architettura gotica e i tubi d’acciaio: i social network come Facebook e Instagram stanno contribuendo ad aumentare la curiosità.
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Come ha osservato il sito Time Out, circa un terzo della popolazione di Zagabria ha meno di trent’anni: se si considerano le persone che nel 1990 ne avevano meno di dieci o quelle che erano scappate dalla Croazia in seguito alla guerra si può stimare che il 60 per cento degli abitanti della città non abbia quasi mai visto la cattedrale senza le sue impalcature. Nei secoli la cattedrale si è trasformata così tanto che secondo Time Out senza i ponteggi risulterebbe quasi irriconoscibile a molti abitanti del posto, proprio perché negli ultimi decenni i periodi in cui la si è potuta vedere sgombra sono stati pochissimi.
Due anni fa un utente di Reddit aveva condiviso una fotografia di uno dei «rari» momenti in cui entrambe le guglie erano libere da impalcature. Nel commento con più voti positivi sotto alla foto si faceva notare che a guardar bene ce n’erano sempre, di ponteggi attorno alla chiesa.
A rare sight in Croatia – the Zagreb cathedral without the scaffoldings, sometime before the earthquake
by u/WillTook in europe
Il fatto che le impalcature siano un elemento onnipresente nel paesaggio urbano della città comunque si nota anche da una petizione avviata di recente con cui, con un certo sarcasmo, si chiede che non vengano rimosse. La persona che ha creato la petizione scrive che grazie alle impalcature la cattedrale «ha un aspetto migliore che mai, e mantenendole si potrebbero ridurre notevolmente i costi di ulteriori restauri». Fintanto che sono in corso i lavori di restauro la cattedrale è chiusa al pubblico: dovrebbe riaprire nei prossimi mesi, ma è probabile che gli interventi si protraggano più a lungo, e quindi anche i ponteggi.
– Leggi anche: I ponteggi lungo i marciapiedi di New York