In Francia è stata approvata la legge sugli influencer
Sarà vietata la promozione online di determinati contenuti, mentre le foto ritoccate dovranno essere segnalate
Giovedì il parlamento francese ha approvato in via definitiva, e all’unanimità, la proposta di legge interpartitica sulla regolamentazione delle attività promozionali online degli influencer, da tempo accusati di non essere trasparenti nel presentare le pubblicità come tali, o di promuovere prodotti di dubbia affidabilità o provenienza.
La nuova legge crea le condizioni legali per riconoscere giuridicamente una professione non ancora contemplata dal diritto francese, quella di influencer, e che finora aveva dovuto seguire norme poco adatte o pensate in precedenza per altre professioni. Nel testo della legge gli influencer vengono ora definiti come «persone fisiche o morali che, dietro compenso o altri benefici, utilizzano la loro notorietà presso il proprio pubblico per comunicare online contenuti finalizzati alla promozione, diretta o indiretta, di beni, servizi o altre cause».
In Francia esisteva già una norma che impone agli influencer di dichiarare esplicitamente quando un contenuto pubblicato abbia natura pubblicitaria: la nuova legge entra più nel dettaglio.
Scrive Le Monde che la legge votata in via definitiva dal Senato vieta la promozione di determinate pratiche, come la chirurgia estetica o la desistenza terapeutica, cioè la pratica dei medici che decidono di interrompere terapie ritenute futili per i malati terminali. Inoltre vieta o limita la promozione di certi dispositivi medici, di prodotti contenenti nicotina, delle scommesse sportive e dei giochi d’azzardo, che potranno essere pubblicizzati soltanto da piattaforme che vietano l’accesso ai minori.
In caso di immagini promozionali ritoccate con filtri o metodi più complessi, queste dovranno essere indicate come tali al pubblico.
In caso di violazioni, i reati previsti sono frode o abuso di fiducia. Le pene arrivano fino a due anni di reclusione e a multe di 300mila euro. Ci sono tuttavia scetticismi sulla capacità delle autorità francesi di vigilare su queste nuove regole, specialmente per quanto riguarda gli influencer che operano da stati al di fuori dell’Unione Europea, per i quali il governo chiede la nomina di rappresentati legali per l’Europa.
La Francia è particolarmente attenta a questi temi e ha una storia consolidata di interventi preventivi e sanzionatori per regolare le attività su internet. L’anno scorso il governo aveva creato per esempio un “Laboratorio per la protezione dei bambini online” per ideare misure che preservino la privacy dei bambini proteggendoli da fenomeni come il cyberbullismo e abusi di vario genere (diverse grandi piattaforme come Google, Amazon e i social network si sono impegnate a sottoscriverne il manifesto).