La Roma ha perso la finale di Europa League contro il Siviglia
È stata battuta ai rigori dopo aver pareggiato 1-1 tra tempi regolamentari e supplementari
La Roma è stata battuta ai calci di rigore dal Siviglia nella finale di UEFA Europa League, il secondo torneo per club del calcio europeo, giocata mercoledì sera a Budapest. Era andata in vantaggio nel primo tempo con un gol di Paulo Dybala, ma nella ripresa aveva subito il pareggio con uno sfortunato autogol di Gianluca Mancini, che ai rigori ha poi commesso anche uno dei due errori decisivi: l’altro è stato di Roger Ibanez.
È stata una finale equilibrata e combattuta. Fra tempi regolamentari, supplementari e recuperi le squadre in campo hanno giocato per un totale di 146 minuti. L’ultimo rigore, calciato dall’argentino Gonzalo Montiel (lo stesso giocatore che a dicembre aveva tirato il rigore decisivo nella finale dei Mondiali tra Argentina e Francia), è stato segnato poco dopo la mezzanotte, a tre ore dal calcio d’inizio.
Per la Roma era la seconda finale europea consecutiva, dopo quella di Conference League vinta l’anno scorso. Era anche la seconda finale di Europa League della sua storia, dopo quella giocata e persa nel 1991 contro l’Inter quando il torneo si chiamava ancora Coppa UEFA. Per il suo allenatore, José Mourinho, è anche la prima sconfitta subita in una finale di un torneo europeo: finora ne aveva vinte cinque su cinque.
Per il Siviglia è invece la settima vittoria in altrettante finali di Europa League disputate dal 2006 ad oggi. Era già la squadra con più vittorie nella competizione e ora ha quattro successi in più delle altre più vincenti (Inter, Liverpool, Juventus e Atletico Madrid, con tre vittorie ciascuna). Nell’ultima finale disputata prima di questa, il Siviglia aveva battuto un’altra italiana, l’Inter.
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