La lunga storia del delitto di via Poma
Nell'inchiesta che seguì l'omicidio di Simonetta Cesaroni accaddero cose strane, incomprensibili: il caso è ancora irrisolto
C’è un caso di cronaca che, assieme alla scomparsa di Emanuela Orlandi, è uno dei più celebri cold case italiani, come vengono chiamati i casi irrisolti. È l’omicidio di Simonetta Cesaroni, una ragazza di 20 anni, avvenuto il 7 agosto 1990 a Roma. Nel pomeriggio di quel giorno stava lavorando nell’ufficio dell’Aiag, l’Associazione alberghi per la gioventù. Fu assassinata con 29 coltellate. L’ufficio si trovava in via Poma 2, nel quartiere Prati, al terzo piano di uno degli edifici che costituiscono un complesso con cinque portoni e tre cortili, uno più grande con una vasca in mezzo.
Le due nuove puntate di Indagini raccontano che cosa accadde nelle ore successive al delitto, come si comportarono i protagonisti di questa vicenda, le tante menzogne, i tentativi di “starne fuori” e non essere coinvolti. E raccontano di incredibili errori e di superficialità, dei sospetti su alcune persone, del processo a uno di loro vent’anni dopo l’omicidio. Soprattutto, raccontano di una persona che venne arrestata e rilasciata, il cui nome però restò sempre al centro dell’inchiesta.
Le due puntate sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui) ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music e Google Podcasts.
Ascolta “Roma, 7 agosto 1990 – Prima parte” su Spreaker.
Ascolta “Roma, 7 agosto 1990 – Seconda parte” su Spreaker.
La prossima puntata di Indagini uscirà il 1° luglio.