L’ex presidente di El Salvador Mauricio Funes è stato condannato a 14 anni di carcere per aver negoziato con le organizzazioni criminali durante il suo mandato
L’ex presidente di El Salvador Mauricio Funes è stato condannato a 14 anni di carcere per aver negoziato una tregua con alcune organizzazioni criminali responsabili di violenze e omicidi durante il suo mandato. Funes, di sinistra, è stato al governo del piccolo paese dell’America Centrale tra il 2009 e il 2014 ed è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere e mancato compimento dei doveri pubblici. Secondo la procura, a cui i giudici hanno dato ragione, nel 2012 aveva fatto concessioni ai gruppi criminali chiedendo in cambio di ridurre le violenze con l’obiettivo di avvantaggiare il proprio partito in vista delle elezioni e permettendo al contempo alle organizzazioni di rafforzarsi economicamente.
Funes ha sempre negato ogni accusa. Dal momento che vive da tempo in asilo politico in Nicaragua, il processo si è svolto in contumacia. È invece stato condannato a 18 anni di carcere l’ex ministro della Difesa David Munguía Payés, riconosciuto colpevole per il suo coinvolgimento nelle negoziazioni con i gruppi criminali.
Funes è il secondo ex presidente di El Salvador a essere stato condannato per fatti compiuti durante il suo mandato. Antonio Saca, presidente fra il 2004 e il 2009, fu condannato a 10 anni di carcere nel 2018 per appropriazione indebita e riciclaggio di denaro, per aver sottratto l’equivalente di circa 280 milioni di euro in fondi pubblici per sé e per il proprio partito di centrodestra. Funes resta incriminato nell’ambito di un’altra indagine in cui è accusato tra le altre cose di appropriazione indebita di fondi pubblici e traffico di influenze illecite.
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