Più di 1.500 manifestanti ambientalisti sono stati arrestati nei Paesi Bassi
Avevano bloccato un'autostrada per protestare contro le agevolazioni alle aziende petrolifere: la maggior parte è poi stata liberata
Sabato 1.579 persone che avevano bloccato un’autostrada olandese all’Aia per protestare contro le agevolazioni fiscali che i Paesi Bassi prevedono per il settore dei combustibili fossili sono state arrestate per sgomberare la strada e portate via dalla polizia all’interno di autobus.
Era la settima volta che il gruppo ambientalista internazionale Extinction Rebellion organizzava e metteva in pratica il blocco dell’A12, che porta dall’Aia verso la Germania: gli attivisti organizzano questo tipo di proteste lì sia perché le auto e i camion sono tra le principali fonti delle emissioni di gas serra che provocano il cambiamento climatico, sia perché l’Aia è una città minacciata dall’innalzamento del livello del mare, a sua volta legato al riscaldamento globale. La maggior parte degli attivisti arrestati è poi stata liberata.
La procura olandese ha detto che solo 40 persone saranno indagate per vandalismo o per aver causato lesioni ai pubblici ufficiali opponendo resistenza all’arresto. Lo scopo degli arresti, ha aggiunto, era solo liberare l’autostrada per far riprendere la circolazione; ci sono volute un paio d’ore perché fosse possibile. Prima di fermare gli attivisti la polizia ha anche provato a interrompere la protesta usando degli idranti, ma la maggior parte dei partecipanti alla manifestazione era attrezzata con impermeabili e costumi da bagno.
De politie zet waterkanonnen in tijdens de demonstratie van #ExtinctionRebellion op de A12. Het blijft daar verder rustig pic.twitter.com/LUb65ZUQkU
— Martijn Schoolenberg (@martijnschool) May 27, 2023
Per via delle proteste precedenti il comune dell’Aia aveva emesso un’ordinanza per vietare specificamente i blocchi stradali sull’A12.
Ook op rijdende brancards #ExtinctionRebellion pic.twitter.com/Ht6g3MapLY
— Martijn Schoolenberg (@martijnschool) May 27, 2023
Secondo Extinction Rebellion, complessivamente hanno partecipato alla protesta circa 6mila persone. Tra loro c’erano anche 35 scienziati e studiosi: uno è Reyer Gerlagh, un economista esperto delle politiche di contrasto al cambiamento climatico e della forme di transizione ecologica che ha collaborato ai rapporti del gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) delle Nazioni Unite, il più importante organo scientifico che analizza le conseguenze presenti e future del riscaldamento globale dovuto alle emissioni di gas serra. Hanno manifestato anche persone famose come l’attrice Carice van Houten, nota per il ruolo di Melisandre nella serie tv Game of Thrones: era tra le persone che sono state arrestate e poi liberate.
We are again joining thousands of citizens at @NLRebellion's blockade of the A12 today to demand an end to fossil fuel subsidies.
The science is clear. These subsidies are moral and economic madness. To secure a liveable future, they have to stop. Now! pic.twitter.com/sBi1zn0IN4
— Scientist Rebellion Netherlands (@SR_Netherlands) May 27, 2023
Fino al 2022 all’Aia c’era una delle due sedi fiscali di Shell, la grande azienda petrolifera: la società si è poi spostata del tutto a Londra per avere vantaggi fiscali. Nel 2021 un tribunale dell’Aia le aveva ordinato di ridurre le proprie emissioni di gas serra del 45 per cento rispetto ai livelli del 2019, molto più di quanto avesse promesso l’azienda stessa.