Tra Kosovo e Serbia c’è una nuova crisi
L'esercito serbo è stato mandato vicino al confine col Kosovo dopo che la polizia kosovara si è scontrata con la minoranza serba del paese
Venerdì il presidente della Serbia Aleksandar Vucic ha fatto mobilitare alcune unità dell’esercito vicino al confine con il Kosovo, il piccolo paese dichiaratosi indipendente nel 2008 e tuttora non riconosciuto come tale dalle istituzioni serbe. È successo dopo che nel corso della giornata nelle città di Zvecan, Leposavic e Zubin Potok, nel nord del Kosovo, la polizia si era scontrata con i partecipanti alle manifestazioni di protesta della popolazione di etnia serba, che sono una minoranza nel paese ma la maggioranza in queste cittadine. Negli scontri sono state ferite dieci persone e un’auto della polizia è stata incendiata.
La protesta della popolazione di etnia serba è dovuta all’insediamento dei nuovi sindaci di quattro comuni delle zone a maggioranza serba. Ad aprile ci sono state le elezioni amministrative, ma le persone di etnia serba le hanno boicottate non partecipando al voto: protestavano contro il rifiuto del governo kosovaro di concedere loro maggiori autonomie, come peraltro previsto da un accordo sui rapporti tra Serbia e Kosovo che i due paesi avevano raggiunto a marzo con la mediazione dell’Unione Europea, prima delle elezioni. L’astensione della popolazione serba aveva portato all’elezione di sindaci di etnia albanese nonostante un’affluenza inferiore al 4 per cento, e per questo venerdì la maggioranza serba protestava.
La polizia kosovara è intervenuta per scortare i sindaci eletti nei municipi e ha reagito con violenza contro i manifestanti. Negli scontri ci sono state alcune esplosioni e sono stati sparati dei colpi.
Il ministro della Difesa serbo Milos Vucevic ha detto che lo spostamento di truppe serbe vicino al confine col Kosovo è stato ordinato dal presidente Vucic perché «è chiaro che è in atto un’azione di terrore contro la comunità serba». Con un comunicato congiunto la Francia, la Germania, l’Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno condannato la violenza della polizia kosovara, si sono detti preoccupati per l’iniziativa serba e hanno invitato il Kosovo a risolvere la crisi.
In tutto il Kosovo le persone di etnia serba sono il 5 per cento degli 1,8 milioni di abitanti del paese. Nella parte del paese a maggioranza serba vorrebbero l’autonomia in ambiti come l’educazione, la sanità e lo sviluppo economico. Molte di loro comunque non riconoscono le autorità kosovare, al pari dello stato serbo. Il Kosovo è invece riconosciuto come stato indipendente dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti.