A che punto siamo con le Olimpiadi del 2024
In queste settimane le discussioni principali in Francia sono state sul prezzo dei biglietti e sulle misure di sicurezza
Venerdì 26 luglio 2024 a Parigi si terrà la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, che dureranno fino all’11 agosto e si svolgeranno anche in altre città francesi, compresa Teahupo’o a Tahiti per le gare di surf. Le Paralimpiadi si terranno invece dal 28 agosto all’8 settembre. Con l’avvicinarsi della data d’inizio, i giochi olimpici stanno occupando uno spazio sempre maggiore all’interno del dibattito pubblico francese, soprattutto per il prezzo dei biglietti e per le misure di sicurezza speciali approvate dal governo.
Da qualche giorno si è conclusa la seconda fase di vendita dei biglietti per assistere alla cerimonia d’apertura e alle gare, durante la quale sono stati comprati 1,9 milioni di biglietti (ne erano già stati acquistati 3,25 milioni nella prima fase). Nonostante gli organizzatori avessero dichiarato che metà degli 8 milioni di biglietti disponibili per il pubblico sarebbe costata meno di 50 euro, quelli acquistabili nelle scorse settimane a questi prezzi riguardavano quasi solo gli sport meno seguiti: la maggior parte dei biglietti per la cerimonia d’apertura è costata tra i 1600 e i 2700 euro, e assistere a una gara di sport popolari, come l’atletica o il nuoto, è costato fino a 980 euro. Molti giornali francesi hanno comunque fatto notare che questi prezzi sono simili a quelli delle Olimpiadi di Tokyo 2021 e di Londra 2012.
Altre critiche hanno riguardato invece la modalità di vendita: chi voleva acquistare un biglietto doveva iscriversi ad una lista e sperare di venir sorteggiato. L’organizzazione ha dichiarato che questo metodo permette a tutti di avere le stesse possibilità e non sovraccaricare il sito, ma molti sono rimasti esclusi e per coloro che erano stati sorteggiati per ultimi erano rimasti pochissimi biglietti economici. Quasi la totalità di coloro che si erano iscritti alla prima fase di vendita l’ha rifatto per la seconda.
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Pierre Rabadan, ex giocatore di rugby francese e delegato allo sport per la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, ha detto in un programma televisivo di comprendere lo scontento ma che la vendita dei biglietti genererà circa 1,2 miliardi di euro e rappresenta un terzo dei ricavi di questa edizione delle Olimpiadi, che ha già dei costi molto elevati come ad esempio quello della sicurezza.
La cerimonia d’apertura si svolgerà interamente sulla Senna, e non dentro uno stadio come in tutte le precedenti edizioni dei giochi estivi, e gli organizzatori si aspettano che circa 500mila persone assisteranno gratuitamente all’evento (oltre alle 100mila paganti). Questo aspetto pone diversi problemi di logistica e sicurezza in un paese dove negli anni passati ci sono stati sia attacchi terroristici sia incidenti dovuti a carenze nella sicurezza, come i disordini avvenuti prima della finale di Champions League a Parigi nel 2022.
Gérald Darmanin, ministro dell’Interno e dell’Oltremare, non ha esplicitato in che modo lo Stato e il Comitato organizzatore delle Olimpiadi si divideranno le spese per la sicurezza, ma ha dichiarato che ammonteranno ad almeno 200 milioni di euro. Solo per la cerimonia d’apertura saranno mobilitati 40mila agenti fra polizia statale, municipale e privata.
Al centro del dibattito sulla sicurezza di questi giochi c’è anche una parte della legge sulle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024 che il governo francese ha approvato a metà aprile. Non solo la legge inasprisce le pene per coloro che interrompono una partita o una gara entrando in campo — spesso attivisti che vogliono sensibilizzare il pubblico a un determinato tema — ma permetterà anche di installare per le strade di Parigi telecamere in grado di riconoscere e segnalare in tempo reale, attraverso l’intelligenza artificiale, «situazioni di rischio» e «comportamenti sospetti». Cosa rientri in queste due categorie deve essere ancora deciso, ma è stato esplicitamente escluso l’utilizzo di sistemi in grado di acquisire dati biometrici, cioè le caratteristiche fisiche che consentono di identificare una faccia. Secondo il governo si tratterà di eventi come il movimento di una folla o un bagaglio abbandonato: l’opposizione però ha fatto notare come la definizione di «comportamenti sospetti» possa giustificare «una pratica potenzialmente discriminatoria e razzista».
I deputati dei Verdi e di La France Insoumise, il partito di sinistra guidato da Jean-Luc Mélenchon, temono inoltre che nonostante sia previsto che questa «sperimentazione» debba terminare a dicembre 2024, dopo le Olimpiadi, lo strumento rimanga in vigore anche oltre e diventi l’inizio di una fase di “sorveglianza di massa” della popolazione francese. È infatti già successo con alcune misure per la sicurezza introdotte temporaneamente dopo gli attacchi terroristici compiuti dall’ISIS nel 2015 a Parigi, ma rese permanenti nel 2021 con la Legge sulla prevenzione del terrorismo e sull’intelligence.
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Il modo in cui verrà applicata la videosorveglianza e il costo dei biglietti non sono gli unici temi discussi. La costruzione delle strutture temporanee e l’adattamento di quelle già presenti è a buon punto, ma rimangono dubbi sulla promessa da parte del Comitato organizzatore dei Giochi di alimentare tutti i siti con energia «al 100%» da fonti rinnovabili.
Inoltre a Parigi si stanno ancora cercando posti letto per ospitare tutto lo staff e i volontari che lavoreranno alle Olimpiadi, motivo per il quale a circa 3000 studenti che vivono nelle residenze universitarie grazie a borse di studio è stato comunicato che dovranno liberare le loro stanze per i mesi estivi del 2024. Il CROUS, l’organo che gestisce queste residenze e le mense universitarie, ha assicurato che per coloro che lo richiederanno sarà trovato un alloggio sostitutivo. La notizia ha generato diverse critiche e anche allarmi infondati, fra cui la falsa notizia che la città di Parigi stesse inviando email a privati cittadini per chieder loro di mettere a disposizione la propria casa nel periodo dei giochi olimpici.
Tuttavia, essendo previsto che più di dieci milioni di persone visiteranno Parigi per le Olimpiadi, in molti stanno pensando di affittare a caro prezzo le loro abitazioni per l’estate del 2024. Anche alcuni proprietari di hotel e altre strutture ricettive dell’Ile-de-France (la regione di Parigi) che venivano usate dal governo per ospitare persone migranti e persone senza fissa dimora hanno chiesto al ministero dell’Edilizia abitativa di liberare le strutture per poter accogliere i turisti a tariffe più alte. Il governo ha comunicato che si starebbe organizzando per spostare queste persone, suscitando malcontenti in particolare nelle città dove verranno creati i nuovi centri di accoglienza, temporanei e non.
L’ultimo tema molto dibattuto è quello della partecipazione alle Olimpiadi degli atleti russi e bielorussi, sul quale il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) non si è ancora espresso chiaramente.
A fine marzo il Comitato aveva infatti invitato le federazioni internazionali ad ammettere nuovamente gli atleti con passaporti russi e bielorussi alle selezioni per le Olimpiadi estive del 2024 e invernali di Milano Cortina 2026, ma aveva detto che la decisione sulla loro presenza ai giochi sarebbe stata presa «al momento opportuno». Il presidente del CIO Thomas Bach ha spiegato che gli atleti potranno per ora partecipare alle selezioni «solo come atleti individuali e neutrali» (esclusi quindi gli sport di squadra e i simboli nazionali) e a condizione che non «sostengano attivamente la guerra in Ucraina» e non siano «sotto contratto» con l’esercito o le agenzie di sicurezza russe o bielorusse. Secondo un’analisi dell’associazione francese di accademici Per l’Ucraina, per la loro e la nostra libertà! pubblicata anche da Le Monde, dei 91 atleti russi che hanno vinto una medaglia in una competizione individuale alle Olimpiadi di Tokyo 2021, 58 sono ufficiali militari o di polizia.