È stato graziato il blogger bielorusso dissidente Roman Protasevich, condannato a 8 anni di carcere per le sue critiche al presidente Alexander Lukashenko
Il blogger Roman Protasevich è stato graziato: era stato condannato a inizio maggio a 8 anni di carcere con l’accusa di aver organizzato rivolte di massa, di aver incitato pubblicamente ad atti di terrorismo, di aver guidato un gruppo estremista e di aver diffamato il presidente autoritario della Bielorussia, Alexander Lukashenko. La notizia della grazia è stata comunicata dallo stesso Protasevich all’agenzia di stampa di stato bielorussa Belta.
Protasevich ha 28 anni ed è stato per molto tempo a capo di un canale Telegram, Nexta, ritenuto fondamentale per la circolazione delle notizie in maniera libera all’interno di un paese in cui la libertà di stampa è molto limitata, ma anche centrale nell’organizzazione delle enormi manifestazioni antigovernative tenute contro Lukashenko nel 2020, dopo che il presidente era stato rieletto in un’elezione molto contestata.
Protasevich era stato arrestato nel 2021, quando le autorità bielorusse avevano dirottato verso l’aeroporto della capitale Minsk un volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius (in Lituania). Insieme a lui era stata arrestata anche la fidanzata, Sofia Sapega, che nel maggio del 2022 era stata condannata a 6 anni di carcere con l’accusa di incitamento all’odio sociale e per aver diffuso illegalmente informazioni sulla vita privata di altre persone senza il loro consenso: quest’ultima accusa si riferisce a informazioni personali di politici e funzionari bielorussi che secondo il tribunale Sapega avrebbe diffuso su Internet.
Dopo il loro arresto, sia Protasevich che Sapega erano comparsi in alcuni video diffusi dalle autorità bielorusse e in cui sembravano confessare le presunte attività illegali svolte, molto probabilmente costretti dal regime.