La Russia dice di aver conquistato tutta Bakhmut
L'Ucraina per ora ha smentito e non è chiaro chi controlli gli ultimi edifici da conquistare: la situazione sembra comunque compromessa
Sabato sera Yevgeny Prigozhin ha annunciato che il gruppo di mercenari russi Wagner, da lui comandato, ha occupato interamente la cittadina ucraina di Bakhmut, che da mesi è contesa tra russi e ucraini. Poco dopo anche il ministero della Difesa russo ha annunciato l’occupazione di Bakhmut, dicendo che la cittadina è stata «liberata». Al momento le autorità ucraine smentiscono di aver perso completamente Bakhmut, ma la situazione nella cittadina è ormai compromessa: da oltre un mese l’esercito ucraino controlla soltanto pochi edifici che difende a fatica.
Non è ancora chiaro se anche questi ultimi edifici siano stati conquistati dalla Russia, e quindi se le forze ucraine siano state costrette ad abbandonare del tutto Bakhmut. Al G7 di Hiroshima il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto a una domanda in cui gli veniva chiesto se Bakhmut fosse stata conquistata completamente dai russi e ha detto: «Penso di no», ma poi ha aggiunto: «Dovete capire che [a Bakhmut] non c’è più niente… È un peccato, è una tragedia, ma oggi Bakhmut è soltanto nei nostri cuori». Secondo funzionari ucraini tuttavia Zelensky non si stava riferendo alla perdita di Bakhmut, ma al fatto che la cittadina è ormai completamente distrutta da mesi di combattimenti violentissimi.
In ogni caso, la conquista degli ultimi edifici rimasti avrebbe un valore soprattutto simbolico per la Russia: Bakhmut non ha mai avuto un particolare interesse militare e strategico, e il fatto che da mesi gli eserciti russo e ucraino si stiano scontrando lì, con enormi perdite, dipende soprattutto dalla volontà dei due governi di non cedere un territorio che con il passare del tempo ha assunto un valore più che altro politico. Per il gruppo Wagner e per il suo capo Prigozhin la conquista di Bakhmut è un obiettivo irrinunciabile, mentre Zelensky in passato aveva definito la cittadina come una «fortezza» per il morale ucraino.
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L’eventuale occupazione russa di Bakhmut difficilmente porrà le basi per ulteriori conquiste dell’esercito russo. Ci sono ancora molte incertezze al riguardo, ma nelle prossime settimane potrebbe cominciare la nuova controffensiva ucraina, e i russi rischiano di trovarsi a breve sulla difensiva.
Inoltre, benché il centro di Bakhmut sia saldamente in mano ai russi, a nord e a sud negli ultimi giorni le forze ucraine sono riuscite ad avanzare molto. Anche per questo, nel discorso in cui ha annunciato la vittoria a Bakhmut, Prigozhin ha precisato che i combattimenti stanno continuando. E poi ha aggiunto che le truppe del gruppo Wagner si ritireranno dalla cittadina nei prossimi giorni, lasciando la gestione delle operazioni all’esercito russo: potrebbe essere un segnale del fatto che lo stesso Prigozhin sa che la situazione a Bakhmut rimarrà molto instabile, e le conquiste russe precarie.
Ukrainian forces are continuing to pressure #Bakhmut’s northern and southern flanks. Ukrainian and Russian sources reported that fighting is ongoing on Bakhmut’s northern and southern flanks in the directions of Ivanivske, Stupochky, and Bila Hora. (1/5) https://t.co/KlcWz4l0WB https://t.co/7uMrCMupZj pic.twitter.com/3ltkmUPaKO
— Institute for the Study of War (@TheStudyofWar) May 21, 2023
Bakhmut è una piccola cittadina nella regione del Donbass, a est dell’Ucraina. Prima dell’invasione russa aveva circa 70 mila abitanti. Dal punto di vista militare e strategico Bakhmut ha un valore estremamente limitato. Si trova sulla strada che porta a città ucraine più importanti, Sloviansk e Kramatorsk, e dunque è un passaggio obbligato se l’esercito russo vuole avanzare, ma a parte questo non ci sono particolari ragioni per cui la sua conquista sarebbe più importante di quella di qualsiasi altra. Non è vicina a un grande fiume che possa costituire una linea di difesa naturale né può diventare un importante snodo logistico.
A gennaio John Kirby, il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, sosteneva che se anche gli ucraini avessero perso Bakhmut «non ci sarebbe un impatto strategico sulla guerra». Secondo stime occidentali tra i 20mila e i 30mila soldati russi sono stati uccisi o feriti a Bakhmut. Le perdite ucraine non sono note ma sono con ogni probabilità comparabili.