In Emilia-Romagna è ancora allerta rossa
Per la giornata di sabato sono previste piogge che potrebbero tornare a ingrossare i fiumi, mentre i soccorsi continuano
Per sabato 20 maggio la Protezione Civile ha diramato una nuova allerta rossa per buona parte dell’Emilia-Romagna, in particolare per la costa romagnola e per una parte delle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Dopo l’alluvione causata dalle intense piogge di martedì e mercoledì, in tutte queste zone sono ancora in corso i soccorsi e molte città e piccoli paesi restano allagati, con oltre diecimila sfollati e molte persone bloccate nelle loro case. Per sabato è previsto un peggioramento delle condizioni meteorologiche.
L’ARPAE, l’agenzia regionale per l’ambiente dell’Emilia-Romagna, ha diffuso un bollettino in cui dice che le precipitazioni saranno di debole intensità e «interesseranno prevalentemente i crinali appenninici e la fascia pedemontana», ma causeranno «nuovi incrementi dei livelli idrometrici prossimi alla soglia 2 nel tratto vallivo del Secchia e prossimi alla soglia 1 nel tratto vallivo di Panaro e Reno». I livelli di soglia dei fiumi vanno da 1 (ordinaria criticità) a 3 (elevata criticità). L’alluvione di questa settimana è stata causata dall’esondazione di decine di fiumi, tutti con un livello idrometrico superiore alla soglia 3.
⚠️📑#MonitoraggioER
Le precipitazioni osservate nelle ultime ore e quelle previste determineranno nuovi incrementi dei livelli idrometrici prossimi alla soglia 2 nel tratto vallivo del Secchia e prossimi alla soglia 1 nel tratto vallivo di Panaro e Reno ➡️https://t.co/AyQ7Y48xqk pic.twitter.com/81wjMlXliV— allertameteoRER (@AllertaMeteoRER) May 19, 2023
Nel frattempo la situazione nelle zone più colpite dall’alluvione resta grave. Ci sono ancora vaste zone senza energia elettrica, e in più in queste ore sembra stiano scarseggiando i cibi freschi. La cosiddetta grande distribuzione organizzata (GDO) ha subito rallentamenti per la viabilità interrotta e l’allagamento di molte città ha costretto negozi e supermercati a restare chiusi, mentre quelli aperti hanno difficoltà con le forniture. In una Coop di Riccione, scrive il Resto del Carlino, gli scaffali della frutta e della verdura sono vuoti ed è stato appeso un cartello in cui si informa che la disponibilità di alcuni prodotti freschi non può essere garantita.
C’è stata anche scarsità di acqua in bottiglia, perché a Forlì e dintorni è mancata a lungo l’acqua potabile. Adesso l’emergenza è rientrata e i serbatoi di acqua potabile della zona sono tornati a funzionare regolarmente.
In totale fin qui l’alluvione ha causato 14 morti e oltre 10mila sfollati. I fiumi e i corsi d’acqua esondati sono 23 e quelli che hanno superato il livello di allarme 13. Le frane attive nella regione sono circa 300 e le strade interrotte oltre 200.