Sono state ripristinate le tratte aeree tra Russia e Georgia
Erano state sospese da Putin nel 2019 e hanno causato alcune proteste tra i georgiani che temono un avvicinamento tra i due paesi
Venerdì all’aeroporto di Tbilisi, capitale della Georgia, è atterrato il primo aereo proveniente dalla Russia dopo più di tre anni. Fuori dall’aeroporto una folla di poche centinaia di persone si è radunata con cartelli con scritto «non siete benvenuti» per protestare contro il ripristino di questa tratta, che secondo i manifestanti sarebbe una mossa del governo per migliorare i rapporti con la Russia a discapito di quelli con l’Unione Europea. La polizia è intervenuta per allontanare i manifestanti dalla zona degli arrivi dell’aeroporto.
Le tratte aeree dirette tra Russia e Georgia erano state vietate da un decreto del presidente russo Vladimir Putin nel 2019, in risposta alle proteste che si erano svolte a Tbilisi contro la Russia. Il volo arrivato venerdì attorno alle 13:20 era della compagnia aerea Azimuth Airlines, ma la Georgian Airways ha già fatto sapere che sta pianificando tratte quotidiane con destinazione Mosca.
Nonostante i due paesi non abbiano relazioni diplomatiche dalla guerra del 2008, questa apertura ha rafforzato l’idea già diffusa in una grossa fetta della popolazione che il governo guidato dal partito Sogno Georgiano subisca un’influenza da parte della Russia.
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A febbraio del 2022 la Georgia aveva fatto richiesta per entrare nell’Unione Europea insieme a Ucraina e Moldavia, ma a differenza degli altri due paesi non era stata accettata come “candidata”. Ora la Georgia è in attesa di sapere dall’Unione Europea se nel frattempo ha raggiunto i requisiti necessari, e la mossa del governo di riaprire la tratta aerea diretta con la Russia è stata definita da molte associazioni «un sabotaggio». In Georgia l’opinione pubblica è ancora ampiamente a favore dell’ingresso del paese nell’Unione Europea.
Irakli Kobakhidze, leader di Sogno Georgiano, sostiene che a beneficiare di questa nuova tratta aerea saranno soprattutto «i nostri cittadini che devono fare una deviazione al triplo del costo», oltre ai cittadini di origini georgiane che ora vivono in Russia, che sostiene siano milioni (mentre la Russia dice che sono poco più di 100mila). E ha aggiunto che verranno autorizzati solo voli aerei non soggetti a sanzioni da parte dell’Unione Europea. La Russia inoltre ha allentato una restrizione che risale a vent’anni fa sui visti per i georgiani, che ora potranno soggiornare nel paese fino a 90 giorni.
In Georgia le prime proteste di una parte della popolazione contro il governo e a favore dell’avvicinamento all’Unione Europea erano iniziate a marzo, per una proposta di legge che è poi stata accantonata e che riprendeva molto da vicino una legge usata in Russia per reprimere dissidenti e media indipendenti. Ad aprile migliaia di persone avevano protestato contro il governo e a favore dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e dell’Ucraina: la manifestazione era stata organizzata dal principale partito d’opposizione a sostegno di Mikheil Saakashvili, che fu presidente della Georgia dal 2004 al 2013 ed è in carcere dal 2021 con una condanna a sei anni per accuse che le organizzazioni internazionali ritengono politicamente motivate.
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