Il concerto di Glen Hansard col Post, a Peccioli
Pensato dalla newsletter "Le Canzoni", progettato dal Post, ospitato in un bel posto toscano
Da tre anni e mezzo il Post manda a una comunità di suoi abbonati la newsletter Le Canzoni, quattro sere alla settimana, curata da Luca Sofri, peraltro direttore del Post stesso. Comunità – quella degli iscritti alla newsletter – che ormai ha quasi raggiunto le trentamila persone, affezionate all’appuntamento e coinvolte dal piacere che porta nelle proprie serate (o nelle proprie vite) scoprire canzoni nuove o recuperarne di vecchie, e farci due chiacchiere e pensieri intorno. Dopo tutto questo tempo e queste canzoni al Post abbiamo pensato di inventare qualcosa di nuovo e più concreto per godersi le stesse cose, e la nostra prima scelta è stata quella di invitare Glen Hansard, cantautore irlandese speciale e premiato, per un concerto a Peccioli, in Toscana, dove il Post ha costruito preziose collaborazioni negli anni passati.
Quindi, in collaborazione con il festival 11 Lune e con Barley Arts, sabato primo luglio ospiteremo all’Anfiteatro Fonte Mazzola di Peccioli un concerto di Glen Hansard, dedicato innanzitutto agli iscritti alle Canzoni e agli abbonati del Post (che hanno già ricevuto il codice per pagare ancora meno il biglietto, già di prezzo molto contenuto) ma aperto a tutti: i biglietti sono in vendita qui, e abbiamo aggiunto nuovi settori a fronte delle molte richieste.
– Leggi anche: Luca Sofri: Glen Hansard per fortunati novizi
Glen Hansard è diventato noto internazionalmente soprattutto dal 2007, quando la canzone che aveva scritto e cantato insieme alla cantautrice ceca Markéta Irglová per il film Once vinse il premio Oscar e insieme la cantarono durante la premiazione. Ma in Irlanda e in parte dell’Europa Hansard era già noto e apprezzato dal decennio precedente per i suoi dischi con la band dei Frames (nel 1991 fu anche nel film The Commitments di Alan Parker). Dopo ha pubblicato quattro dischi da solo, sempre tra il rock e il folk irlandese: l’ultimo, del 2019, è This wild willing. È spessissimo in tour, capace di serate generose e memorabili per chi le ha frequentate. E altrettanto spesso dedicato a collaborazioni con altri musicisti: soprattutto con Eddie Vedder dei Pearl Jam, ma ha anche appena partecipato al documentario su Dublino e sugli U2, coi quali ha suonato spesso. Pochi mesi fa aveva pubblicato Take Heart, dedicata alle persone ucraine attaccate dall’esercito russo. La newsletter Le Canzoni ha parlato di lui qui e qui.