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  • Martedì 16 maggio 2023

In Kenya è un pessimo momento per la convivenza tra leoni e pastori

La siccità ha causato la morte di molti animali selvatici e quindi spinge i carnivori ad attaccare il bestiame e i pastori a difenderlo

Un leone nella savana del Kenya
Un leone in Kenya (AP Photo/Ben Curtis, LaPresse)
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La settimana scorsa nel Parco naturale di Amboseli, il secondo più importante parco nazionale del Kenya, undici leoni sono stati uccisi da pastori, sei solo nella giornata di sabato. Secondo il Kenya Wildlife Service (KWS), l’ente statale che gestisce i parchi del paese, è «insolito» che così tanti leoni vengano uccisi in così poco tempo. Tuttavia la cosa si spiega considerando che il Kenya sta attraversando una gravissima siccità, che è iniziata alla fine del 2020 ed è considerata la peggiore degli ultimi quarant’anni secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

I leoni sono animali molto importanti per il Kenya, dato che insieme agli altri grandi animali selvatici che vivono nella savana sono una grossa attrattiva turistica. Ma quando fanno fatica a trovare prede tra gli erbivori selvatici possono diventare una minaccia per il bestiame. A causa della prolungata siccità, già molti animali sono morti e per questo alcuni leoni hanno cominciato ad attaccare greggi e armenti: i pastori, che già hanno perso molti animali per la carenza d’acqua, cercano di difenderli uccidendo i leoni. I sei uccisi sabato avevano attaccato undici capre e un cane la notte precedente.

Dopo le morti dei leoni, il KWS ha organizzato un incontro pubblico con le comunità dei pastori per discutere dei problemi di convivenza con i predatori selvatici e su come minimizzare i rischi di conflitti. I funzionari del KWS hanno proposto l’uso di sistemi per avvisare con anticipo i pastori della presenza di uno o più leoni o altri carnivori.

Tra i leoni uccisi la scorsa settimana c’era anche Loonkito, noto per la sua età: aveva 19 anni ed è possibile che fosse il leone più anziano di tutta l’Africa, tra quelli che vivono in libertà. L’età media dei leoni liberi è di 13 anni. Loonkito è stato colpito con una lancia dopo che era entrato all’interno di una recinzione per animali d’allevamento al di fuori dei confini dell’Amboseli. Secondo l’organizzazione Lion Guardians, che si occupa di proteggere i leoni del parco collaborando con la popolazione umana locale, e in particolare con le comunità Masaai, il leone stava «morendo di fame» prima di essere ucciso.

 

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Nel parco di Amboseli, che è vasto più di 39mila ettari, cioè più di 390 chilometri quadrati, vivono elefanti, giraffe, bufali e ghepardi, tra gli altri. In tutto il Kenya ci sono circa 2.500 leoni, secondo un censimento del 2021, il primo di questo genere che sia stato fatto nel paese.

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