Il principale partito di opposizione in Cambogia è stato escluso dalle prossime elezioni
Lunedì la commissione elettorale della Cambogia ha deciso di escludere dalle prossime elezioni generali di luglio il principale partito di opposizione del paese, che si chiama Partito del lume di candela. Secondo la commissione, il partito non avrebbe presentato entro i termini previsti i documenti necessari per partecipare al voto.
La Cambogia è governata in maniera autoritaria dal 1985 dal primo ministro Hun Sen, che da tempo è accusato di reprimere duramente il dissenso. Hun Sen, che ha 70 anni, è un ex comandante dei khmer rossi, i seguaci del Partito comunista cambogiano, che tra il 1975 e il 1979 imposero una violenta dittatura durante la quale furono uccisi circa 2 milioni di persone (un quarto dell’intera popolazione cambogiana). In quasi quarant’anni al potere con il suo Partito del popolo ha trasformato la Cambogia in un regime autoritario, e il suo governo è stato accusato in varie occasioni di aver usato i tribunali e le forze di sicurezza per intimidire gli oppositori politici e reprimere i dissidenti.
Già alle elezioni del 2018 era stato escluso dal voto il principale partito di opposizione, il Partito del riscatto nazionale, di cui il Partito del lume di candela è considerato una diretta continuazione. Poche settimane fa Kem Sokha, ex presidente del Partito del riscatto nazionale, era stato condannato a 27 anni di carcere per tradimento: era stato ritenuto colpevole di aver pianificato di rovesciare il governo del primo ministro Hun Sen.