Il calciatore Armando Izzo è stato condannato a cinque anni di carcere per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva

(ANSA / ROBERTO BREGANI)
(ANSA / ROBERTO BREGANI)

Armando Izzo, calciatore del Torino quest’anno in prestito al Monza, è stato condannato in primo grado a cinque anni di carcere per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva, per un caso di scommesse sul calcio. Insieme a Izzo, che ha 31 anni e ha avuto tre presenze in Nazionale, sono stati condannati (nel loro caso a un anno e sei mesi) anche un suo cugino e un’altra persona, entrambi ritenuti legati al clan camorristico Vanella Grassi di Secondigliano.

Le vicende al centro del processo riguardano fatti avvenuti nella stagione calcistica 2013-2014, quando Izzo giocava in Serie B con l’Avellino. Nello specifico, Izzo è stato condannato per essersi reso disponibile a “combinare” il risultato della partita Modena-Avellino, finita 1-0 e durante la quale lui non giocò. Nello stesso processo Izzo è stato assolto invece dalle accuse riguardanti un’altra partita, sempre di quella stessa stagione.