Il Grande Vecchio, un nuovo podcast del Post
Una teoria del complotto nata molto prima dei social network: un podcast di Alessandro Parodi, dal 2 maggio
Le teorie del complotto hanno avuto una grande diffusione da quando esiste internet. Esistevano però anche prima della rete, quando a farle diventare popolari erano altri canali di comunicazione, come ad esempio i giornali e la televisione. Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento nacque una teoria del complotto che sosteneva che dietro al terrorismo di sinistra italiano ci fosse un personaggio misterioso che avrebbe manovrato le Brigate Rosse e le altre organizzazioni che negli anni Settanta avevano scelto la lotta armata.
Questo personaggio nell’ombra venne chiamato “Il Grande Vecchio”. A usare per primo quest’espressione fu uno degli uomini politici italiani più importanti di quel periodo: Bettino Craxi. Non fu però il solo. Altri importanti politici, magistrati e la maggior parte della stampa credevano, come Craxi, che il Grande Vecchio esistesse e che guidasse le azioni dei terroristi da Parigi. La ricerca di questo personaggio misterioso, iniziata nei primi anni Ottanta, va avanti ancora oggi.
In questi quarant’anni sono stati in molti a essere sospettati di essere il Grande Vecchio, soprattutto quelli che assomigliavano alla descrizione fatta da Craxi o a quella che avrebbe illustrato l’esperto di antiterrorismo statunitense arrivato a dare una mano durante il sequestro Moro, Steve Pieczenik. È una storia che tiene insieme, per certi versi incredibilmente, Toni Negri e Corrado Simioni, Ugo Tognazzi e Dario Fo, Henry Kissinger e Michail Gorbaciov, tutti sospettati di essere il Grande Vecchio.
Ma è anche una storia che attraversa molti luoghi diversi, come il cortile del carcere di Palmi, un ristorante a Costaferrata, frazione di Casina, in provincia di Reggio Emilia, l’aula di Montecitorio e quelle di molti tribunali, la redazione del Corriere della Sera di via Solferino a Milano, la campagna intorno alla Cascina Nuova a Segrate, nel milanese, una villa a Velletri e una fuori Firenze, un lago in provincia di Rieti e una scuola di lingue di Parigi.
La storia della ricerca di questo “grande burattinaio” è raccontata da Alessandro Parodi in un podcast in cinque puntate, disponibili dal 2 maggio. Il podcast si chiama appunto Il Grande Vecchio, è prodotto dal Post e si può ascoltare gratuitamente sull’app del Post (scaricala qui) ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcasts e Amazon Music. Di seguito il trailer.