Uno degli orsi problematici del Trentino è stato trovato morto
Identificato come M62, secondo una prima ipotesi del Corpo forestale trentino sarebbe stato attaccato da un altro orso
In una zona impervia del Trentino è stata trovata la carcassa di un orso bruno maschio che era tra i tre considerati “problematici” dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), l’ente nazionale che tra le altre cose può autorizzare l’abbattimento degli orsi. Dopo aver appreso la notizia, il 30 aprile, le associazioni che si occupano di difesa degli animali hanno detto di temere che l’orso sia stato vittima di bracconaggio, ma secondo l’ipotesi del Corpo forestale la carcassa mostrava le ferite di un attacco di un altro orso.
«Gli scontri tra plantigradi possono avvenire durante l’intero arco dell’anno; nella stagione degli amori, che è già iniziata, questo rischio aumenta», spiega un comunicato dell’Ufficio stampa della Provincia. La carcassa in stato di decomposizione è stata rinvenuta da un gruppo di escursionisti tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, un comune di circa 1.500 abitanti a ovest di Trento. Avvisato, il Corpo forestale ha recuperato i resti dell’orso per portarli all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che stabilirà le cause della morte dell’animale con più precisione.
L’orso trovato morto era identificato con la sigla M62: il Corpo forestale trentino ha potuto riconoscerlo grazie alle marche auricolari, dei contrassegni di plastica alle orecchie, che erano state messe all’animale nel novembre del 2021.
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M62 non aveva mai aggredito persone, ma era considerato “problematico” per vari episodi. “Problematico” è il termine tecnico usato nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) per indicare quegli orsi che possono essere pericolosi per le persone, e che possono causare danni economici: la problematicità di un orso viene valutata per gradi, in base a tutti i comportamenti potenzialmente pericolosi avuti dall’orso in questione.
M62 era nato nel 2018 e tra il maggio del 2021 e l’aprile del 2022 aveva avuto comportamenti giudicati «particolarmente confidenti»: come riassume il quotidiano Il Dolomiti, due anni fa attraversava spesso alcuni centri abitati sull’Altopiano della Paganella e in un’occasione si era trovato a pochi metri di distanza da una persona e non si era allontanato, come fanno di solito gli orsi, mostrando una particolare confidenza.
Un orso si definisce “confidente” quando si dimostra poco diffidente nei confronti delle persone e dei centri abitati: è un atteggiamento che può essere favorito da vari fattori e che probabilmente può essere trasmesso dalla madre ai figli, come potrebbe essere successo a M62 dato che sua madre, l’orsa KJ1, che è l’orsa più vecchia del Trentino, è nota per aver provocato diversi danni e aver inseguito una persona nel 2018. All’epoca aveva con sé la propria cucciolata dell’anno, di cui facevano parte M62 e un altro orso, M57, catturato nel 2020 dopo che aveva aggredito un carabiniere.
Un orso che tende a essere confidente lo diventa sempre di più se avvicinandosi a case e persone ha ripetutamente esperienze positive, cioè se trova cibo: per questo non bisogna dargli del cibo e bisognerebbe rendere i cassonetti della spazzatura a prova di orso.
Nel novembre del 2021 M62 aveva seguito quattro cacciatori nel comune di Contà, arrivando fino a 15 metri dal gruppo e restandoci per una decina di minuti: per questo era stato catturato e identificato.
Gli altri due orsi del Trentino attualmente considerati problematici dall’ISPRA sono la femmina JJ4, l’orsa che il 5 aprile aveva aggredito e ucciso il corridore Andrea Papi nei boschi intorno a Caldes e per cui il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato due decreti di abbattimento, e il maschio MJ5, che il 5 marzo aveva attaccato un uomo a Rabbi. Per MJ5 come per JJ4, che attualmente è rinchiusa nel Centro di recupero fauna alpina Casteller, l’ISPRA aveva approvato «la rimozione» proposta dalla Provincia; per quanto riguarda M62 era in corso un’analisi per valutare il da farsi, sempre su richiesta della Provincia.
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