Un gruppo di investitori ha fatto causa ad Adidas per le perdite dovute all’interruzione del rapporto di collaborazione con Kanye West
Un gruppo di investitori statunitensi ha fatto causa alla multinazionale tedesca di abbigliamento Adidas per i danni economici subiti dopo l’interruzione del rapporto di collaborazione tra l’azienda e il rapper statunitense Kanye West. La collaborazione, iniziata nel 2013 e durata quasi 10 anni, riguardava una linea di scarpe ideata proprio dal rapper e nota come Yeezy, che aveva avuto un enorme successo e portato a un grosso aumento del fatturato dell’azienda. Adidas aveva interrotto la collaborazione con West nell’ottobre del 2022 a seguito di alcune sue dichiarazioni pubbliche considerate antisemite e razziste, con grosse conseguenze economiche: l’azienda aveva stimato perdite per circa 700 milioni di euro a causa delle moltissime scarpe Yeezy già prodotte e rimaste invendute.
Secondo gli investitori che hanno fatto causa ad Adidas, l’azienda sapeva delle posizioni di West da ben prima dell’interruzione del rapporto e non avrebbe preso abbastanza misure per limitare le loro perdite finanziarie. Nel concreto, gli investitori che hanno denunciato Adidas la accusano di aver violato una serie di norme sulla trasparenza che regolano i rapporti tra una società e i suoi investitori. La denuncia è stata fatta con una class action – una causa intentata collettivamente da un gruppo di persone per ottenere un risarcimento a seguito di un qualche tipo di danno – depositata venerdì scorso in un tribunale federale dell’Oregon.
Nella class action, gli investitori che hanno denunciato Adidas citano una serie di commenti razzisti o antisemiti fatti da West già negli anni precedenti, e discussioni interne al riguardo tra alcuni membri della dirigenza di Adidas. In parte queste discussioni erano state documentate lo scorso novembre in un’inchiesta del Wall Street Journal, citata nella class action.