In Corea del Sud le persone sono molto più alte di un tempo
Durante il Novecento gli uomini sono cresciuti in media 15 cm, le donne addirittura 20, per il rapido miglioramento delle condizioni di vita
Per circa 2mila anni la statura media degli esseri umani si era mantenuta perlopiù stabile in tutto il pianeta, e poi nel giro degli ultimi due secoli ha cominciato ad aumentare progressivamente, soprattutto nei paesi europei più avanzati e nel Nord America. Uno dei paesi in cui l’altezza delle persone è aumentata di più però è la Corea del Sud: come ha raccontato un recente articolo di Vox, è un fenomeno che si spiega in particolare con il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione sudcoreana, favorito dal rapido sviluppo economico attraversato dal paese nella seconda metà del Novecento.
Uno dei più ampi e citati studi epidemiologici sull’altezza, condotto da un gruppo di ricerca dell’Imperial College di Londra e pubblicato nel 2016 sulla rivista scientifica eLife, metteva insieme i dati relativi agli abitanti di moltissimi paesi nati tra il 1896 e il 1996, mostrando una serie di evoluzioni avvenute in alcune aree geografiche. In questo lasso di tempo la statura media delle persone adulte è aumentata di più in paesi come Norvegia, Paesi Bassi, Germania, Francia e Stati Uniti, e solo lievemente nella gran parte dei paesi africani o asiatici: con la notevole eccezione proprio della Corea del Sud. In media da adulti gli uomini sudcoreani nati nel 1896 erano alti 161 centimetri e le donne 142: cent’anni dopo, i maschi erano mediamente aumentati di circa 15 centimetri in altezza e le femmine addirittura di 20,2 centimetri. La crescita media tra le donne è stata la più alta tra quelle di tutto il mondo, mentre per gli uomini è stata inferiore ai soli iraniani, cresciuti in media di 16,5 centimetri (da 157,1 a 173,6).
Sono dati peraltro in linea con i risultati di una recente indagine svolta dall’Agenzia sudcoreana per la tecnologia tra 6.839 persone tra i 20 e i 69 anni: secondo lo studio, dal 1979 al 2021 gli uomini sudcoreani sono cresciuti in media di 6,4 centimetri e le donne di 5,3.
Anche se i fattori genetici individuali hanno un ruolo importante nel determinare la statura di una persona, l’altezza è fortemente influenzata dalla nutrizione e da vari fattori ambientali, come il livello di igiene e l’accesso alle cure mediche. Le persone che durante l’infanzia e l’adolescenza sono nutrite meglio e vivono in ambienti più sani tendono a essere più alte. L’altezza poi può essere influenzata dalla salute e dall’alimentazione delle madri durante la gravidanza.
Per fare un esempio concreto, un altro studio citato sempre da Vox ha concluso che i soldati inglesi e gallesi che avevano combattuto nella Prima guerra mondiale e da bambini avevano vissuto in condizioni agiate erano alti circa 1,3 centimetri in più della media. Viceversa, quelli che provenivano da famiglie più povere o numerose, dove il rischio di trasmissione delle malattie era elevato, erano 0,7 centimetri più bassi della media. Quelli che da bambini erano vissuti in zone industriali, dove tra le altre cose erano più esposti all’inquinamento, erano più bassi della media di 2,3 centimetri.
Per quanto riguarda la Corea del Sud, bisogna tenere conto che cent’anni fa la regione in cui si trova era estremamente povera, e ancora negli anni Cinquanta più del 20 per cento dei bambini che nascevano sul territorio moriva prima di aver compiuto un anno. Poi a poco a poco la disponibilità di cibo e i redditi delle persone cominciarono ad aumentare e il tasso di mortalità iniziò a calare, per via della crescita economica avvenuta durante la dittatura militare instaurata nel paese dopo la guerra di Corea (1950-53). Processi come la transizione dall’industria tessile a quella automobilistica ed elettronica portarono il paese a condizioni di vita paragonabili a quelle dei paesi europei più avanzati.
Tutti questi fattori furono determinanti per la salute delle persone sudcoreane e quindi anche per la loro crescita in altezza, osserva Vox. Più in generale, e pertanto anche nel caso degli uomini iraniani, i ricercatori dell’Imperial College di Londra attribuirono la crescita in altezza perlopiù a un’alimentazione migliore e al miglioramento della qualità della vita nel paese.
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La crescita della statura delle persone sudcoreane è un dato significativo soprattutto se confrontato con i dati di quelle che vivono in Corea del Nord, visto che fino al 1945 i due paesi erano uniti e hanno una popolazione etnicamente omogenea. Basandosi anche sui dati dell’altezza delle persone scappate dal regime nordcoreano, uno dei più isolati al mondo, Vox ha osservato che negli ultimi decenni l’altezza media delle persone nordcoreane è cresciuta di meno rispetto a quella dei sudcoreani. Un’indagine condotta tra il 2005 e il 2008 su 8mila persone scappate in Corea del Sud dalla Corea del Nord ha evidenziato che l’altezza media delle donne era di 154,2 centimetri e quella degli uomini di 165,4 centimetri, circa 9 in meno rispetto alle persone sudcoreane.
Heo Jeong-pil, ricercatore dell’Istituto per gli studi nordcoreani all’Università di Dongguk, ha spiegato al canale televisivo sudcoreano KBS World che dal punto di vista antropologico gli abitanti della Corea del Nord dovrebbero essere più alti, perché in generale le persone che vivono in zone climatiche più fredde tendono a essere più alte di quelle che vivono in climi più caldi. Secondo Heo il divario nella crescita dell’altezza tra i due paesi è imputabile soprattutto alla malnutrizione. Tra il 1995 e il 1998 in Corea del Nord ci fu una gravissima carestia che si stima possa aver ucciso fino a 3 milioni di persone. La scarsità di cibo provocata dalla scarsa produzione agricola e dal blocco delle importazioni a causa della pandemia da coronavirus è un grosso problema ancora oggi.
Stando alle poche informazioni che trapelano dal regime nordcoreano, sembra che in Corea del Nord le donne e gli uomini più alti della media vengano preferiti a quelli più bassi, e per questo sono in corso da tempo campagne per cercare di far aumentare l’altezza delle persone, dice Heo. A scuola si insiste molto sull’altezza di ragazze e ragazzi: il regime del dittatore Kim Jong-un consiglia di fare stretching ed esercizi in cui si salta per allungare il corpo e raccomanda di giocare a pallavolo o basket per diventare più alti e forti. Sia Kim Il-sung sia Kim Jong-il, rispettivamente nonno e padre di Kim Jong-un, avevano avviato iniziative simili.
Nell’agosto del 2019 un giornale di stato nordcoreano pubblicò un articolo che parlava della progettazione di un improbabile cappello e di una fascia elastica per la testa che promettevano di far crescere in altezza chi li indossava grazie ai raggi infrarossi. Sembra che nel paese siano in corso altre ricerche di questo tipo, racconta sempre Heo.
L’aspetto estetico comunque conta moltissimo anche in Corea del Sud, dove la statura è considerata un elemento importante per il successo di una persona. Per questa ragione, spesso le famiglie sudcoreane ricorrono a vari rimedi per cercare di far diventare le proprie figlie e i propri figli più alti. Ragazze e ragazzi sono incoraggiati a fare sport ed esercizi speciali per allungare il corpo, e poi ci sono cliniche che offrono trattamenti di vario tipo, come iniezioni di ormoni, che promettono di favorire l’aumento della statura: in molti casi tuttavia non ci sono evidenze scientifiche a loro sostegno.
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