Anche le donne potranno votare al Sinodo dei vescovi
Papa Francesco ha cambiato la composizione del suo principale organo consultivo, in cui hanno sempre deciso solo gli uomini
Papa Francesco ha introdotto alcune importanti modifiche alla composizione del Sinodo dei vescovi, l’assemblea che si riunisce periodicamente per discutere di temi legati alla Chiesa cattolica e consigliare il papa, e che storicamente include una rappresentanza di vescovi da tutto il mondo e una parte di membri che non sono vescovi. Questa seconda delegazione aumenterà di numero, includerà per la metà donne e avrà diritto di voto a partire dalla prossima assemblea generale, che si terrà a Roma in due sessioni a ottobre 2023 e a ottobre 2024.
I membri non vescovi del Sinodo saranno in tutto 70 persone, circa il 20 per cento degli oltre 300 componenti dell’assemblea: potranno essere sacerdoti e religiose, ma anche laici e laiche, tutti scelti direttamente dal papa. Entreranno a far parte di quello che è una specie di organo consultivo di cui dispone il papa, istituito nel 1965 da Paolo VI come continuazione dell’esperienza del Concilio Vaticano II. Da allora hanno potuto votare esclusivamente sacerdoti, nonostante vi partecipino anche alcune donne e laici, come uditori o anche con interventi nell’assemblea.
Da quando a febbraio del 2021 la suora francese Nathalie Becquart era stata nominata sottosegretaria del Sinodo dei vescovi, era già noto che almeno una donna per la prima volta avrebbe avuto diritto di voto nella successiva assemblea, cioè quella che inizia a ottobre.
I 70 membri non vescovi saranno scelti dal Papa da un elenco di 140 persone selezionate dalle Conferenze episcopali del mondo, le assemblee dei vescovi di ogni nazione. Un’altra indicazione data da Papa Francesco è che tra queste siano scelte persone giovani. Cambierà anche un altro organo del Sinodo dei vescovi che prima era composto da 10 preti (quindi non vescovi): ora dovranno essere 5 sacerdoti e 5 religiose, e avranno diritto di voto. In tutto quindi saranno introdotte stabilmente nel Sinodo dei vescovi 40 donne, oltre a suor Becquart che però ricopre una carica temporanea.
Da alcuni anni molte cattoliche, anche riunite in organizzazioni, chiedono che le donne abbiano maggiore potere e rappresentanza nelle gerarchie ecclesiastiche: nel 2018 alcune decine di donne e uomini manifestarono davanti al Vaticano proprio in occasione dell’ultima assemblea generale del Sinodo dei vescovi, chiedendo che anche le donne vi fossero introdotte. Papa Francesco ha parlato spesso di una maggiore presenza di donne nella Chiesa, e da quando è in carica ha preso diverse decisioni in questo senso: per esempio ufficializzando che le donne possono leggere la Bibbia e svolgere servizio all’altare durante le messe, o nominando due donne al dicastero per i vescovi.