Dal Sudan verranno evacuati cittadini e diplomatici stranieri
Lo ha detto l'esercito regolare del paese, che sta combattendo da circa una settimana con il potente gruppo paramilitare RSF
Sabato l’esercito regolare del Sudan ha annunciato che verranno evacuati per via aerea i diplomatici e i cittadini di Regno Unito, Stati Uniti, Francia e Cina presenti nel paese, a causa dei combattimenti in corso da oltre una settimana tra lo stesso esercito regolare e il potente gruppo paramilitare locale, RSF. Secondo Ansa, anche il ministero della Difesa italiano ha predisposto l’evacuazione di circa 200 cittadini.
Il presidente del Sudan, il generale Abdel Fattah al Burhan, ha detto che le evacuazioni inizieranno «nelle prossime ore» e che saranno effettuate da aerei militari in partenza dalla capitale del paese, Khartum. Non è chiaro come verranno fatte, dato che sempre a causa delle violenze l’aeroporto internazionale di Khartum al momento è chiuso. Nel frattempo anche i governi di Arabia Saudita e Giordania si stanno preparando a evacuare i propri cittadini e diplomatici.
In Sudan è in corso da sabato scorso una guerra tra l’esercito regolare del Sudan, comandato da Fattah al Burhan, e l’RSF che di fatto è un esercito parallelo con circa 70-100 mila membri, ed è comandato dal vicepresidente del Sudan, il generale Mohamed Hamdan Dagalo, noto anche come Hemedti.
Negli scontri tra i due gruppi sono morte almeno 400 persone e ci sono migliaia di feriti. Venerdì, dopo lunghe trattative, le due parti avevano concordato una tregua di tre giorni in occasione dell’Eid al Fitr, una delle feste più importanti della religione islamica che segna la fine del Ramadan. Inizialmente i combattimenti erano diminuiti di intensità, ma soprattutto a Khartum dopo poco erano ricominciati gli spari e gli attacchi aerei. L’ex ministro degli Esteri sudanese, Mariam al-Mahdi, ha detto a BBC che la tregua appena concordata «non ha avuto alcun effetto». Nel frattempo alcune aree del paese sono senza acqua ed elettricità.
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