La Corte Suprema degli Stati Uniti ha detto che la pillola abortiva deve restare accessibile
Ha accolto un ricorso dell'amministrazione Biden contro una sentenza che voleva ritirarla dal mercato, ma è una decisione temporanea
Venerdì la Corte Suprema degli Stati Uniti, il più alto tribunale federale del paese, ha temporaneamente bloccato la decisione di un tribunale federale del Texas che venerdì 6 aprile aveva ordinato di togliere dal mercato di tutti gli Stati Uniti il mifepristone, uno dei due farmaci usati da anni nel paese per le interruzioni di gravidanza. La Corte Suprema ha stabilito che la pillola abortiva dovrà restare accessibile nel paese, accogliendo un ricorso contro la sentenza del Texas presentato dall’amministrazione del presidente Joe Biden e dalla Danco Laboratories, l’azienda che produce la pillola.
La decisione della Corte Suprema era molto attesa: la Corte aveva sospeso la sentenza del Texas una settimana dopo la sua pronuncia, e avrebbe dovuto esprimersi sulla sua legittimità mercoledì scorso. Aveva però prolungato di altri due giorni la sospensione, rimandando la propria decisione a venerdì 21 aprile.
La sentenza di venerdì della Corte Suprema è la più importante pronuncia sul diritto all’interruzione di gravidanza dall’annullamento, lo scorso giugno, del diritto all’aborto a livello federale. L’annullamento era stato deciso proprio dalla Corte Suprema, che aveva ribaltato la storica decisione che dal 1973 garantiva l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza su tutto il territorio nazionale statunitense, conosciuta come sentenza “Roe v. Wade”.
Negli ultimi anni la Corte Suprema degli Stati Uniti ha assunto posizioni sempre più conservatrici a causa della sua composizione: su nove giudici, sei sono di orientamento conservatore, tre dei quali nominati tra il 2017 e il 2020 dall’ex presidente Donald Trump. La stessa decisione di venerdì non è stata unanime: due dei sei giudici conservatori, Clarence Thomas e Samuel Alito, hanno apertamente contestato la sentenza. Tra i giudici della Corte Suprema Alito è uno dei più convinti oppositori del diritto all’aborto.
L’accesso alla pillola abortiva garantito dalla Corte Suprema è comunque temporaneo: il caso deve essere discusso anche dalla Corte d’Appello federale che ha giurisdizione sul Texas, la cui prossima udienza è fissata per il 17 maggio. Potranno inoltre essere presentati ricorsi contro la sentenza della Corte Suprema, che però hanno tempi lunghi, perciò quasi sicuramente l’accesso al mifepristone sarà garantito almeno fino all’anno prossimo.
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