È morto a 25 anni il cantante sudcoreano Moonbin
Mercoledì è morto a 25 anni Moonbin, cantante del gruppo k-pop sudcoreano Astro, piuttosto noto in Corea del Sud e all’estero: lo ha annunciato la sua etichetta discografica, la Fantagio. Moonbin, nome d’arte per Moon Bin, è stato trovato morto nel suo appartamento a Seul, nel lussuoso quartiere di Gangnam. Non sono state specificate le cause della sua morte, l’ultima di una serie di giovani artisti k-pop, un genere nato in Corea del Sud che negli ultimi anni è diventato molto popolare tra gli adolescenti di tutto il mondo, e che è noto anche per l’enorme pressione a cui sono sottoposti gli artisti da parte dei fan e dell’industria.
Oltre che degli Astro, Moonbin faceva parte anche di un altro gruppo musicale, i Moonbin & Sanha. Aveva iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo a 6 anni, come modello di abiti per bambini. Due anni dopo era apparso in un video dei TVXQ, uno dei gruppi di k-pop più noti, che Billboard, rivista musicale statunitense, definì «i reali del k-pop». Successivamente, da adolescente, Moonbin aveva recitato in alcune webserie. Aveva fondato gli Astro nel 2016, a 18 anni: il gruppo era stato immediatamente molto apprezzato e nello stesso anno sempre Billboard li aveva definiti uno dei migliori nuovi esempi di k-pop.
Dal 2017 a oggi sono morti almeno altri quattro artisti k-pop sudcoreani, come Moonbin molto giovani, e alcuni a causa di suicidi o dopo aver subìto abusi e frequenti episodi di bullismo online: Jonghyun, di 27 anni, del gruppo Shinee; Seo Min-woo, di 33 anni, dei 100%; Goo Hara, di 28 anni, del gruppo Kara, e Sulli, pseudonimo di Choi Jin-ri, della band f(x). La Corea del Sud ha il più alto tasso di suicidi giovanili di tutti i paesi con le economie più avanzate, e benché gli episodi di suicidio stiano calando tra la popolazione complessiva, restano la prima causa di morte per chi ha meno di 40 anni.
Dove chiedere aiuto
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Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.