È stata confermata la condanna a 8 anni e mezzo di carcere per Ilya Yashin, l’oppositore di Putin accusato di aver fatto «disinformazione» sulla guerra in Ucraina

Ilya Yashin (Yury Kochetkov/Pool via AP, Pool, File)
Ilya Yashin (Yury Kochetkov/Pool via AP, Pool, File)

Un tribunale di Mosca ha respinto il ricorso in appello di Ilya Yashin, noto oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin, contro la condanna a 8 anni e mezzo di carcere che gli era stata inflitta lo scorso dicembre, con l’accusa di aver diffuso «informazioni false» sulle operazioni dell’esercito russo in Ucraina.

Yashin ha 39 anni, è il cofondatore del movimento politico liberal-democratico russo Solidarnost ed è uno dei principali esponenti dell’opposizione a non aver lasciato la Russia: era stato arrestato a luglio dopo che aveva pubblicato una serie di post e video in cui commentava le atrocità commesse nelle prime fasi della guerra a Bucha, a nord-ovest di Kiev, dove si stima che i soldati russi abbiano massacrato più di 450 persone ucraine, per la maggior parte civili. Yashin aveva inoltre messo in dubbio la versione ufficiale del governo russo sul massacro, che secondo le autorità russe era stato inscenato per mettere in cattiva luce l’esercito della Russia.