Un diplomatico europeo è stato aggredito in Sudan, dove è in corso da giorni una grave crisi politica con scontri molto violenti
Lunedì sera l’Alto rappresentante per gli Affari esteri europei, Josep Borrell, ha detto che in Sudan, dove sono in corso da giorni scontri molto violenti tra esercito regolare e un gruppo paramilitare chiamato Rapid Support Forces, è stato aggredito Aidan O’Hara, a capo della delegazione diplomatica dell’Unione Europea in Sudan. Borrell non ha dato dettagli sull’accaduto. O’Hara vive a Khartoum, la capitale, e si pensa che stato aggredito in casa propria: ad AFP, la portavoce dell’Unione Europea Nabila Massrali ha detto che O’Hara sta bene.
Negli scontri in Sudan sono già state uccise quasi 200 persone e ne sono state ferite oltre 1.800: secondo diversi analisti il rischio principale è che gli scontri si trasformino in una guerra civile. Annunciando l’aggressione di O’Hara, Borrell l’ha definita una «grave violazione» del diritto internazionale, e ha aggiunto che «la sicurezza delle sedi e del personale diplomatico è una responsabilità primaria delle autorità sudanesi».