Polonia e Ungheria hanno vietato le importazioni di grano e di altri prodotti alimentari dall’Ucraina
I governi della Polonia e dell’Ungheria hanno vietato le importazioni nei loro paesi di grano e di altri prodotti alimentari dall’Ucraina, il cui basso prezzo stava mettendo in difficoltà i settori agricoli locali. Prima della guerra, l’Ucraina era uno dei principali esportatori di grano e di derrate alimentari del mondo. L’occupazione russa di ampie zone costiere attorno al mar Nero, tuttavia, ha reso impossibile l’esportazione di grano ucraino ai clienti abituali, che comprendono molti paesi africani e mediorientali, e di conseguenza l’Ucraina ha finito per vendere il suo grano nell’Europa dell’est.
Il grano e i prodotti alimentari ucraini sono tuttavia più economici di quelli dei paesi vicini, e questo ha provocato un grosso calo dei prezzi, che ha messo in difficoltà gli agricoltori locali. Per questo, sabato, prima la Polonia e poi l’Ungheria hanno vietato le importazioni di grano e altri prodotti ucraini, nel tentativo di proteggere il proprio settore agricolo. L’Ucraina ha criticato questa decisione, dicendo: «Capiamo che i contadini polacchi siano in una situazione difficile, ma i contadini ucraini sono in una situazione ancora peggiore».
È probabile che soprattutto tra Ucraina e Polonia, che nel corso della guerra sono stati alleati molto stretti, ci saranno negoziati per cercare di risolvere la situazione.