Quattro figli del narcotrafficante messicano “El Chapo” sono stati incriminati negli Stati Uniti per traffico illegale di oppioidi
Quattro figli del narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán Loera, più noto come El Chapo, sono tra le persone incriminate negli Stati Uniti per traffico illegale di fentanyl, un antidolorifico oppioide molto più potente della morfina. Le 28 persone sono ritenute vicine al cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni criminali più ricche e violente al mondo, e i quattro figli di El Chapo a essere stati incriminati sono Ovidio Guzmán López (arrestato in Messico a inizio gennaio), Jesús Alfredo Guzmán Salazar, Iván Archivaldo Guzmán Sálazar e Joaquín Guzmán Lopez (che ha lo stesso nome del padre). I quattro – tre dei quali ancora in libertà – sono anche noti come Los Chapitos.
Alcune tra le 28 persone incriminate vivono in Messico, una in Guatemala e altre ancora in Cina, da dove si ritiene provenga la maggior parte del fentanyl poi venduto illegalmente negli Stati Uniti; otto sono già in carcere. Il procuratore generale Merrick Garland ha detto che l’indagine riguarda «la più grande, violenta e prolifica operazione mondiale di traffico illecito di fentanyl».