Cinque storie notevoli dai documenti riservati del Pentagono pubblicati online
Le condizioni dell'esercito ucraino, lo spionaggio sugli alleati e le vulnerabilità russe, tra le altre cose
Dalla fine della settimana scorsa i media di tutto il mondo si stanno occupando con molta attenzione della pubblicazione online di centinaia di documenti riservati che contengono informazioni e analisi dell’intelligence americana soprattutto riguardo alla guerra in Ucraina. I documenti appartengono al dipartimento della Difesa americano (il Pentagono) e sarebbero stati pubblicati per la prima volta su Discord, una piattaforma di comunicazione online che consente anche di creare chat di gruppo private. Da lì, si sarebbero poi diffusi online, fino ad arrivare all’attenzione dei media.
Non è ancora chiaro chi abbia trafugato i documenti del Pentagono, anche se cominciano a circolare alcuni sospetti su una persona attiva su Discord che avrebbe lavorato a una base militare americana. Sappiamo però che il dipartimento della Difesa ha ammesso che la fuga di documenti c’è effettivamente stata. Questo non significa necessariamente che tutti i documenti sono autentici: sappiamo anzi che alcuni di questi, nel passaggio da un sito all’altro, sono stati modificati. Ma vari giornali americani in questi giorni stanno raccogliendo e verificando quelli più importanti.
I documenti pubblicati sono classificati “secret” e “top secret”, cioè le due più importanti e riservate categorie di classificazione dei segreti all’interno del sistema governativo americano. La maggior parte contiene anche la dicitura “NOFORN”, che significa che i documenti non possono essere condivisi con le intelligence di altri paesi (“NOFORN” sta per “NO FOReign National access allowed”, non è consentito l’accesso a persone straniere). Altri documenti hanno la dicitura “FVEY”, una crasi di Five Eyes, un’alleanza di intelligence che comprende Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda.
Qui di seguito riportiamo alcune delle informazioni più interessanti e notevoli contenute nei documenti ed emerse finora.
Le condizioni dell’esercito ucraino
Alcuni dei documenti pubblicati contengono analisi piuttosto pessimistiche sullo stato dell’esercito ucraino e sulla sua possibilità di riconquistare ulteriori territori durante l’offensiva prevista per la primavera. Alcuni sostengono per esempio che le difese aeree ucraine siano molto più deboli di quanto ammesso dal governo, e che entro maggio l’esercito rischi di trovarsi a corto di missili. Bisogna ricordare che queste analisi, benché preoccupanti, si basano su stime e su valutazioni empiriche che a loro volta possono essere troppo ottimistiche o troppo pessimistiche. Prima dell’inizio della guerra, per esempio, l’intelligence americana aveva stimato che in caso di invasione russa l’Ucraina sarebbe crollata in due settimane: la resistenza va ormai avanti da oltre un anno.
La Russia e il gruppo Wagner
I documenti hanno mostrato che l’intelligence americana ha una conoscenza molto profonda di quello che succede all’interno della Russia, probabilmente grazie a una rete di informatori altolocati. Gli Stati Uniti sono a tal punto abili nello spionaggio dell’apparato militare russo da avere conoscenza quasi in tempo reale dei piani di guerra e perfino dei singoli attacchi. Hanno a disposizione anche informazioni sugli scontri politici che avvengono all’interno del regime russo, e per esempio sulle divisioni tra Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner, e Sergei Shoigu, il ministro della Difesa russo. Questi scontri sono piuttosto pubblici e sono emersi anche sui media internazionali, ma l’intelligence ha raccolto informazioni su precise riunioni avvenute tra i due.
Le poche forze speciali occidentali in Ucraina
Un altro documento mostrerebbe come sul campo in Ucraina ci siano alcune decine di membri delle forze speciali di paesi occidentali: 50 britannici, 17 lettoni, 15 francesi, 14 statunitensi e 1 olandese. Non è chiaro cosa facciano così poche persone in Ucraina (una delle ipotesi è che si trovino lì per addestrare le truppe ucraine) ma la loro presenza potrebbe dare forza alla propaganda russa secondo cui la guerra contro l’Ucraina è in realtà una guerra contro tutto l’Occidente, che ha mandato nel paese i propri soldati.
Lo spionaggio sugli alleati
Ci sono poi numerosi documenti che mostrano come gli Stati Uniti raccolgano informazioni anche sui paesi alleati. Non è di per sé una pratica sconveniente: tutti i servizi di intelligence lo fanno. Ma quando queste informazioni diventano pubbliche generano imbarazzo. Tra i documenti del Pentagono ci sono per esempio informazioni sul fatto che il Mossad, il servizio segreto israeliano, sarebbe contrario alla riforma della giustizia voluta dal primo ministro Benjamin Netanyahu.
Altri documenti mostrano come alcuni paesi formalmente neutrali nella guerra, come per esempio l’Egitto, potrebbero aver cercato di vendere armi alla Russia. La Corea del Sud, che si mantiene neutrale, voleva invece evitare di vendere armi agli Stati Uniti per timore che poi le avrebbero inviate all’Ucraina. Ci sono anche alcuni documenti che sembrano mostrare che gli Stati Uniti abbiano spiato il segretario generale dell’ONU, perché in alcune sue posizioni si sarebbe mostrato troppo vicino alla Russia.
Le “wild cards”
I documenti mostrano anche come l’intelligence americana abbia fatto analisi su possibili eventi imprevisti e improbabili (detti in inglese “wild cards”) che se avvenissero potrebbero cambiare il corso della guerra. Sono quattro: la morte del presidente russo Vladimir Putin, la morte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la rimozione della leadership delle forze armate russe e un bombardamento ucraino contro il Cremlino.