Il gruppo di Discord al centro della grande fuga di documenti riservati

È dedicato a uno youtuber filippino e mostra come la piattaforma di comunicazione abbia qualche problema di contenuti estremisti

(Unsplash)
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Nel fine settimana il sito di giornalismo investigativo Bellingcat ha ricostruito buona parte del percorso che hanno seguito su Internet i documenti riservati provenienti dal dipartimento della Difesa statunitense che sono stati fatti trapelare online nelle ultime settimane. Secondo l’inchiesta, il primo spazio digitale in cui sono comparsi i documenti potrebbe essere stato “Thug Shaker Central”, un piccolo canale privato che ha più volte chiuso, riaperto e cambiato nome su Discord, una piattaforma di messaggistica molto popolare, dapprima tra gli appassionati di videogiochi e ora in molti altri contesti.

Da lì, i documenti sono poi finiti su “WowMao”, un “server” (ovvero una chat di gruppo dentro a Discord in cui gli utenti parlano di un determinato tema) per i fan dello youtuber filippino @wow_mao, che è attivo dal 2016 e pubblica principalmente video a metà tra la satira e l’informazione sulla storia mondiale, la geopolitica e l’attualità internazionale.

La notizia ha portato molta attenzione nei confronti di ciò che succede su Discord, una piattaforma utilizzata da oltre 150 milioni di persone al mese, molte delle quali molto giovani. Da quando è diventata popolare qualche anno fa, Discord è stata lodata per aver dato la possibilità a tantissime persone di incontrare e comunicare più efficacemente con persone che condividono le loro stesse passioni, creando comunità molto attive, e per aver dato ai propri utenti un maggior senso di privacy, dato che spesso si può accedere ai server Discord più piccoli soltanto su invito o su accettazione da parte di un moderatore.

Ma nel tempo ha attirato anche numerose critiche perché la piattaforma fa molta fatica a individuare e moderare (cioè eliminare o limitare) i contenuti razzisti, misogini e di estrema destra.

Discord è stata fondata nel 2015 da Jason Citron e Stan Vishnevskiy: la piattaforma era nata in maniera molto esplicita come servizio per consentire agli appassionati di videogiochi di comunicare online mentre giocano, tramite chat, chiamata e videochiamata. Nel corso degli anni, tuttavia, il suo utilizzo si è esteso a molti altri ambiti e adesso è usata anche dagli appassionati di sport, di cinema, di libri, o anche semplicemente da gruppi di studenti, da famiglie o da amici che vogliono avere un “server” tutto loro per chiacchierare. Le discussioni su Discord avvengono in grandi chat di gruppo chiamate “server”, divise a loro volta in ulteriori gruppi chiamati “canali”. Ogni utente di Discord può creare molteplici “server”, che possono essere sia pubblici (cioè aperti a tutti gli altri utenti che si vogliano unire) sia privati.

– Leggi anche: Cos’è Discord

La maggior parte di ciò che accade su Discord è innocuo, come su ogni altra piattaforma di comunicazione. Ma all’interno di alcune comunità, specie tra gli utenti più giovani, capita spesso che si sviluppi un senso dell’umorismo molto problematico, incentrato su battute razziste, antisemite e misogine.

Lo stesso @wow_mao, che è nato e cresciuto nelle Filippine ma studia nel Regno Unito e ha sempre cercato di mantenere un certo anonimato, è diventato famoso tra i suoi fan per il suo approccio “politicamente scorretto” nel raccontare la storia e l’attualità. In un’intervista al New York Times dopo la pubblicazione dei documenti riservati ha detto che sa che ci sono alcuni teenager «molto di destra» sul suo server di Discord: «Ho lasciato che un gruppo di bambini si scatenasse», ha detto. «Mi pento di non aver moderato un po’ di più il mio server».

Dale Beran, professore della Morgan State University e autore di un libro sulla radicalizzazione online dei giovani statunitensi, parlando con il New York Times ha detto che «il genere di linguaggio che si usa in queste chat permette ai ragazzini di rispondersi reciprocamente a domande sul mondo in una lingua che conoscono. Sono stati cresciuti in un brodo di meme e di comportamenti ironici e ammiccanti». A suo parere, queste comunità cominciano spesso facendo davvero soltanto semplice ironia, seppur di cattivo gusto, «ma portate ai loro estremi diventano un problema criminale, e a tratti di terrorismo».

In uno studio del 2021 dedicato al tema l’Institute for Strategic Dialogue, un gruppo internazionale di ricercatori che si occupa di radicalizzazione online, ha scritto che alcuni gruppi Discord che sembrano a primo sguardo soltanto scherzare su temi come il nazismo, il fascismo o il suprematismo bianco «fungono da spazi sicuri per giovani che provano una certa curiosità per le ideologie estremiste e permettono loro di scoprire ulteriori argomentazioni di estrema destra difficili da trovare altrove in rete».

Dopo essere stato utilizzato per pianificare il raduno di suprematisti bianchi e personaggi dell’estrema destra statunitense “Unite the right” a Charlottesville nel 2017, e dopo che è stato rivelato che l’attentatore 18enne che ha ucciso 10 persone a Buffalo l’anno scorso usava Discord per condividere meme razzisti, la piattaforma ha riconosciuto di avere «la responsabilità di garantire che Discord non sia usato per provocare odio, violenza o altri danni».

La piattaforma si basa però ancora quasi esclusivamente sulla disponibilità dei propri utenti a segnalare i contenuti problematici all’interno dei server di cui fanno parte. «Discord è diviso in quelle che sono essenzialmente chat room, con grandi gruppi pubblici che possono avere una rigorosa moderazione dei contenuti, e gruppi privati ​​più piccoli che possono averne poca o nessuna», riassumono i giornalisti Kellen Browning e Stuart A. Thompson sul New York Times. Discord ha detto loro che sta collaborando con le forze dell’ordine per un’indagine sui documenti trapelati, ma non ha aggiunto altro.

@wow_mao ha detto di trovare molto divertente il fatto che documenti riservati tanto importanti fossero circolati inizialmente nelle «parti più nerd e di nicchia dell’Internet». «È proprio il genere di persona che ti aspetti che trovi questo genere di documenti: gli sfigati. È di loro che il governo americano deve aver paura», ha commentato.