Almeno 100 persone, in gran parte civili, sono state uccise dall’esercito birmano in un attacco aereo contro un gruppo di opposizione
Martedì mattina almeno 100 persone sono state uccise in attacco aereo compiuto dall’esercito birmano contro un gruppo che si oppone alla giunta militare che governa il paese. L’attacco è stato compiuto nella città di Pazigyi, nella regione di Sagaing, nella parte nordoccidentale del Myanmar, mentre si stava svolgendo l’inaugurazione di un ufficio amministrativo di un gruppo armato (le Forze di Difesa del Popolo, in italiano) che combatte in diverse zone del paese contro il regime. Molti dei morti sono civili, e secondo le prime informazioni ci sono anche diversi bambini.
Da due anni in Myanmar è al governo una giunta militare, che ha preso il potere con un colpo di stato: il primo febbraio del 2021 fece arrestare tutti i principali leader del partito di maggioranza di orientamento democratico – compresa la leader politica Aung San Suu Kyi – e instaurò una dittatura. In questi due anni la giunta militare ha limitato moltissime libertà, ha preso il controllo del sistema giudiziario e ha represso con violenza proteste e manifestazioni. Nei mesi scorsi l’esercito birmano ha compiuto diversi attacchi contro gruppi armati ribelli, uccidendo anche in quei casi molti civili.
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