Evan Gershkovich è “detenuto ingiustamente” dalla Russia, dicono gli Stati Uniti
È una qualifica che definisce il giornalista americano come un ostaggio politico, e dà al governo più poteri per liberarlo
Lunedì il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato che Evan Gershkovich, il giornalista americano arrestato in Russia, sarà designato come «detenuto ingiustamente», una qualifica che di fatto equipara Gershkovich a un ostaggio politico e che aumenta notevolmente i poteri e l’autonomia che il governo può utilizzare nel tentare di ottenere il suo rilascio.
Il caso di Gershkovich, da ora, sarà gestito dall’Ufficio dell’inviato presidenziale per le questioni degli ostaggi, una sezione del dipartimento di Stato che si occupa appositamente di ottenere la liberazione degli ostaggi politici. Da questo momento con ogni probabilità il governo comincerà i negoziati per il rilascio, che tuttavia rischiano di essere assai complicati.
Gershkovich era stato arrestato dai servizi segreti russi a Ekaterinburg, nella Russia centrale, mentre stava lavorando a un articolo per il suo giornale, il Wall Street Journal. Le autorità russe lo hanno accusato senza alcun fondamento di spiare per conto degli Stati Uniti, crimine per il quale in base alla legge russa rischia fino a vent’anni di carcere.
La designazione di persona «detenuta ingiustamente» è un’indicazione del fatto che il governo americano ritiene che un suo cittadino sia stato arrestato da un governo straniero con l’obiettivo di ottenere concessioni politiche o economiche dagli Stati Uniti. Anche i casi di persone tenute ostaggio da gruppi terroristici sono gestiti dallo stesso ufficio. Si ritiene che attualmente le persone designate come «detenute ingiustamente» siano tra le 40 e le 50.
Il processo di attribuzione della qualifica di «detenuto ingiustamente» è di solito molto lungo, ma per Gershkovich sono state fatte alcune eccezioni. Gershkovich è il primo giornalista americano arrestato in Russia dai tempi della Guerra Fredda.
L’Ufficio dell’inviato presidenziale per le questioni degli ostaggi, che ora si dovrà occupare del caso di Gershkovich, ha circa 25 negoziatori professionisti, il cui compito è negoziare a nome del governo degli Stati Uniti le condizioni del rilascio delle persone detenute ingiustamente. Molti analisti si aspettano che per Gershkovich la contrattazione sarà lunga e complessa. Il caso della cestista statunitense Brittney Griner, che era stata arrestata nel febbraio del 2022 perché nel suo bagaglio in aeroporto c’erano alcune cartucce per un vaporizzatore con olio di hashish (un derivato della cannabis), è durato 10 mesi e si è concluso con uno scambio di prigionieri in cui gli Stati Uniti sono stati costretti a rilasciare uno dei più pericolosi trafficanti d’armi del mondo, il russo Viktor Bout.
Gershkovich è accusato di spionaggio, dunque di un crimine molto più grave di quello di Griner, ed è probabile, come ha scritto il Financial Times, che la Russia chiederà «un prezzo molto alto» per la sua liberazione.