Il governo ha approvato un disegno di legge per aumentare le pene per chi danneggia le opere d’arte

(ANSA/ UFFICIO STAMPA COMUNE DI ROMA)
(ANSA/ UFFICIO STAMPA COMUNE DI ROMA)

Nel Consiglio dei ministri che si è tenuto martedì, il governo di Giorgia Meloni ha approvato un disegno di legge che aumenta le pene per chi danneggia opere d’arte e beni paesaggistici: in un comunicato il governo ha scritto che il disegno di legge è stato proposto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e che riguarda «distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici», reato previsto dall’articolo 518 duodecies del Codice penale.

Essendo un disegno di legge il parlamento dovrà esaminare e poi approvare il testo prima che diventi effettivamente legge: il comunicato del Consiglio dei ministri dice che il governo «individuerà ogni utile iniziativa […] per accelerare l’iter di approvazione del disegno di legge».

Secondo le leggi attualmente in vigore, chi «distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui» può essere punito con la reclusione da due a cinque anni e con multe da 2.500 a 15mila euro. Se il disegno di legge venisse approvato dal parlamento, invece, le multe sarebbero più alte, da 20mila a 60mila euro. Chi «deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui» oppure «destina beni culturali a un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico», oppure «pregiudizievole per la loro conservazione o integrità» può ad oggi essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con multe da 1.500 a 10mila euro. Il disegno di legge invece introduce sanzioni economiche da 10mila a 40mila euro.

Nel comunicato diffuso dopo il Consiglio dei ministri, il governo ha fatto sapere che gli eventuali proventi derivati dalle sanzioni saranno devoluti al ministero della Cultura, per essere impiegati prima di tutto al ripristino dei beni danneggiati.