La BBC si è lamentata per l’etichetta di «testata finanziata dal governo» su Twitter
Ha chiesto spiegazioni direttamente al proprietario del social network, Elon Musk, che però non sembra avere le idee molto chiare
Lunedì Twitter ha aggiunto all’account della BBC, la televisione pubblica britannica, un’etichetta sotto al nome che la descrive come una «testata finanziata dal governo»: una definizione che la stessa BBC ha fortemente contestato in queste ore, a prescindere dalla sua veridicità, perché ritiene che il solo fatto che venga specificata suggerisca una mancanza di indipendenza e una presunta inattendibilità del suo lavoro giornalistico. La BBC ha detto di aver contattato Twitter per chiedere di rimuovere l’etichetta e di aver chiesto spiegazioni direttamente all’imprenditore Elon Musk, attuale proprietario di Twitter.
Prima che alla BBC, negli ultimi giorni era successo qualcosa di simile anche alla radio pubblica statunitense NPR, con proteste ancora maggiori. Inizialmente infatti l’etichetta che era stata aggiunta all’account della NPR la indicava come «testata affiliata allo stato», in modo identico a quelle usate per i media di stato dei regimi autoritari o in generale dei paesi non democratici, per esempio Russia Today in Russia. Nonostante la definizione fosse per certi versi vera, visto che la NPR è una testata pubblica e si può dire che sia “affiliata” allo stato, era piuttosto evidente che quella stessa descrizione non poteva essere usata per indicare senza distinzioni una testata pubblica di un paese democratico. Nel caso specifico, poi, si trattava di una testata considerata molto autorevole.
Dopo varie proteste l’etichetta della NPR era stata cambiata da Twitter in «media finanziato dal governo», la stessa usata poi per la BBC. La NPR ha comunque detto che non userà il suo account finché non verrà tolta.
Il modo in cui vengono utilizzate queste etichette da parte di Twitter non è chiaro: per il momento sono comparse senza un’apparente coerenza solo negli account della BBC e di NPR, ma non in molti altri paragonabili (la Rai in Italia, per esempio). L’etichetta della BBC compare peraltro solo nel suo account “generale” (@BBC), che ha poco più di 2 milioni di follower e dove non vengono quasi mai pubblicati contenuti giornalistici, ma solo aggiornamenti sui programmi, le serie TV e i podcast prodotti dalla BBC. In altri suoi account assai più seguiti non è stata inserita alcuna etichetta, come BBC News (@BBCWorld) e BBC Sport (@BBCSport), rispettivamente con quasi 40 e quasi 11 milioni di follower.
La BBC contesta per se stessa anche la definizione di «testata finanziata dal governo», poiché sarebbe finanziata non dal governo ma dai cittadini britannici, attraverso il canone, in un modo simile a come avviene in Italia con la Rai. Nella sua risposta alla BBC Musk non è sembrato avere idee chiarissime al riguardo: prima ha notato che effettivamente «potrebbe avere senso» aggiungere un link che rimandi alle esatte «fonti di finanziamento» per ciascuna testata con l’etichetta; poi ha riconosciuto di apprezzare la BBC perché la ritiene tra le organizzazioni giornalistiche «meno faziose» in circolazione.
Al momento, cliccando sull’etichetta della BBC si viene rimandati a una pagina in cui si descrive cosa siano le «testate affiliato allo stato»: Twitter le definisce «testate in cui lo stato esercita un controllo sui contenuti editoriali attraverso risorse finanziarie, pressioni politiche dirette o indirette, e/o controllo sulla produzione e sulla distribuzione». Non viene spiegata la definizione di «testata finanziata dal governo» attribuita alla BBC e alla NPR.