Il referendum per vietare i monopattini elettrici a noleggio a Parigi
L'89 per cento dei votanti ha scelto di eliminarli: ora toccherà alla sindaca Anne Hidalgo accogliere o meno questa richiesta
A Parigi, la capitale della Francia, domenica 2 aprile si è votato a un referendum per vietare il noleggio di monopattini elettrici nelle strade della città. L’89 per cento dei votanti ha scelto di vietarli a partire dal prossimo settembre: in tutto hanno votato circa 103mila cittadini, su 1,3 milioni che si erano iscritti alle liste elettorali, un’affluenza molto bassa come si prevedeva.
Il referendum è di tipo consultivo, quindi dovrà essere la sindaca Anne Hidalgo, eletta col Partito Socialista, a decidere se accogliere o meno il parere dei cittadini parigini. È molto probabile che accada, dato che era stata lei stessa a promuoverlo.
Il referendum riguardava in particolare i monopattini a parcheggio libero (free floating in inglese, libre-service in francese): cioè i monopattini a noleggio che dopo l’utilizzo possono essere parcheggiati liberamente, e che sono presenti anche in molte città italiane. Il referendum non riguarda i monopattini privati.
A Parigi sono operative tre aziende di monopattini (Dott, Lime e Tier) che dispongono di circa 15mila mezzi. Hidalgo sostiene tra le altre cose che non siano davvero ecologici, che siano pericolosi per i pedoni e per gli altri mezzi e che le aziende che li gestiscono non garantiscano condizioni lavorative adeguate ai loro dipendenti. A novembre l’amministrazione comunale di Parigi aveva minacciato di non rinnovare la licenza alle tre aziende, anche se poi era stato trovato un accordo.
Parigi è una delle città in cui l’uso dei monopattini elettrici a noleggio era più diffuso negli anni scorsi: a un certo punto le società attive erano circa una ventina. Negli ultimi anni Hidalgo ha introdotto varie restrizioni, fra cui limiti di velocità imposti automaticamente in certe zone grazie alla geolocalizzazione dei mezzi, e la creazione di appositi parcheggi.
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I sostenitori del referendum dicono però che la situazione non è migliorata. France 24 fa notare che a Parigi ogni monopattino elettrico a noleggio viene usato 3,5 volte al giorno, la quota più alta in Europa. A gennaio BFMTV e Le Figaro avevano ottenuto dalla polizia parigina una stima secondo cui nel 2022 c’erano stati 408 incidenti legati ai monopattini elettrici, privati e a noleggio, che avevano causato 3 morti e 459 feriti. «Non riusciamo a gestirli negli spazi pubblici e stanno causando problemi di sicurezza soprattutto per gli anziani e i disabili», ha detto Hidalgo in una recente intervista televisiva a France 2.
La convivenza fra i monopattini elettrici, i pedoni e gli altri mezzi di trasporto è un argomento di discussione in molte città europee. Spesso, anche in Italia, esistono regole precise su dove usarli e parcheggiarli. A Barcellona da febbraio è stato introdotto un divieto temporaneo di portarli sui mezzi pubblici, sia quelli a noleggio sia quelli privati. Il divieto oggetto del referendum a Parigi, però, sarebbe la prima misura del genere adottata da una grande città europea.
Nei giorni scorsi, le aziende di noleggio dei monopattini elettrici avevano fatto una campagna contro il divieto, facendo volantinaggio davanti alle università e pagando alcuni influencer per portare avanti i propri argomenti. L’opposizione di centrodestra non ha preso una posizione precisa sul referendum, ma ha accusato Hidalgo di avere organizzato una «farsa» per legittimare una decisione già presa, cioè il divieto nei confronti di queste aziende. Altri hanno fatto notare che una misura del genere potrebbe incentivare l’acquisto di monopattini elettrici privati, meno controllabili per esempio con i limiti di velocità geolocalizzati, e quindi potenzialmente più pericolosi.