Un giudice del Tennessee ha sospeso la prima legge contro gli spettacoli di drag queen negli Stati Uniti
Venerdì un giudice federale statunitense ha sospeso l’applicazione della prima legge contro gli spettacoli di drag queen nel paese. Era stata approvata a inizio marzo dallo stato del Tennessee, guidato dai Repubblicani, e sarebbe dovuta entrare in vigore sabato 1 aprile.
Un giudice federale che ha giurisdizione nel Tennessee, Thomas L. Parker, ha sospeso la legge rinviandone l’entrata in vigore per 14 giorni lasciando intendere che potrebbe violare la libertà di espressione e altri diritti garantiti dalla Costituzione. Una compagnia teatrale che organizza spesso spettacoli di drag queen, chiamata Friends of George’s, aveva fatto ricorso contro la nuova legge poco dopo la sua approvazione. Parker era stato indicato dai Repubblicani durante l’amministrazione del presidente Donald Trump ed era entrato in carica nel 2018.
La legge del Tennessee vieta tutti gli spettacoli di “cabaret per adulti” in cui siano presenti «ballerini in topless, cubisti, spogliarellisti o imitatori di uomini o donne» negli spazi pubblici o dove è probabile che siano visti da minori di 18 anni. Anche se non parla apertamente di drag queen e drag king – artisti e artiste che ballano, cantano e fanno imitazioni indossando abiti e trucco spesso volutamente esuberanti per estremizzare la femminilità o mascolinità del proprio personaggio – i legislatori che ci hanno lavorato hanno detto più volte che lo scopo principale della misura è limitare gli «spettacoli di drag queen sessualmente allusivi», che ritengono inappropriati per i bambini. Da tempo i Repubblicani si stanno spostando ancora più a destra soprattutto su temi come i diritti delle minoranze etniche e della comunità LGBTQ+.